Il sangue non sbaglia
- Autore: Antonio Manganelli
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2013
“Nelle terrazze della nobiltà capitolina, il delitto di Anna De Caprariis, aristocratica e benefattrice assai nota, residente da generazioni in quel quartiere, stava dando adito ai commenti più disparati”.
La bella vedova di 65 anni, sicuramente benestante, senza figli, sempre cordiale che aveva fondato un’associazione molto attiva negli aiuti alla povera gente, senzatetto e immigrati, associazione che la nobildonna seguiva da almeno vent’anni con grande passione, era stata uccisa all’interno della sua auto parcheggiata vicino al Ponte delle Valli. Anna De Caprariis era appena uscita dal suo unico appuntamento fisso, la partita di bridge a Villa Canali situata nella periferia elegante di Roma. Per l’ispettore Giovanni Galasso, autentico sbirro di strada, l’omicidio sembrava opera di una persona che con la vittima aveva un rapporto consolidato, di fiducia, considerate le modalità dell’assassinio: strangolamento, verosimilmente avvenuto senza colluttazione.
Il mondo di Anna era racchiuso nella sua voluminosa rubrica telefonica che conteneva tanti numeri, nomi, cancellature, correzioni, quindi
“Giovanni sapeva che in quell’elenco di amicizie di lunga data, nei contatti più recenti o in quelli quasi eliminati nel tempo, poteva celarsi il nome dell’assassino”.
Nel suo ufficio, stanza 61 della Squadra Mobile, che era anche il suo regno, era rappresentata l’intera vita del poliziotto. Nel perimetro di legno della scrivania c’erano i segni tangibili della storia umana e professionale di Galasso: il computer, la foto della sensibile e dolce moglie Sabina, le pergamene delle onorificenze, simbolo di una carriera densa di soddisfazioni, i souvenir dono dei colleghi e una lente d’ingrandimento inutile ma che non poteva mancare sul tavolo di un detective. Il paziente e testardo poliziotto, aiutato dal suo braccio destro l’ispettore Bruno Bevilacqua, ancora una volta sarebbe arrivato per gradi alla soluzione del mistero mettendo insieme, tessera dopo tessera il mosaico. Non demordere, non innamorarsi delle intuizioni e non considerarle risolutive fino a quando ogni altra ipotesi non fosse stata esclusa. Quindi cercare qualsiasi indizio, perché no, anche nel sacchetto dell’immondizia, perché ogni oggetto racconta una storia, bisogna tendere le orecchie e prepararsi ad ascoltare, anche se era lì, nei luoghi abituali della Baronessa De Caprariis, tra coloro che frequentava da anni che bisognava cercare il colpevole. Quella era l’unica certezza.
“Niente come il sangue è in grado di raccontare attimo per attimo la morte. Il sangue non sbaglia mai.”
In una stanza del grattacielo dell’Oncology Centre di Houston dove Antonio Manganelli era ricoverato, il Prefetto e Capo della Polizia aveva iniziato a scrivere una storia di fantasia
“frutto imprevisto dell’incontro tra episodi vissuti, personaggi reali che sulla carta assumevano tratti inventati e vere tecniche d’indagine che i miei personaggi applicavano al posto mio”.
Un romanzo che era una traccia dell’amore che il funzionario Manganelli aveva sempre messo nel suo lavoro. Quel libro, dedicato “a mia figlia Emanuela e a tutti i poliziotti”, è uscito postumo a quasi un mese dalla scomparsa dell’autore, avvenuta a Roma il 20 marzo 2013. Se Giovanni Galasso per Manganelli “è un modo di vivere, di ragionare, di diffidare e di condividere” e “la quotidianità di Galasso è la quotidianità di chi è poliziotto per mestiere, per vocazione e anche per amore”, l’ispettore di carta è l’alter ego del suo creatore la cui oltre trentennale carriera fu costellata da molti successi nella lotta alla criminalità organizzata.
Manganelli, che aveva lavorato al fianco dei più valorosi magistrati a cominciare da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (era stato Questore di Palermo dal 1997 al 1999), sapeva che
“l’indagine è studio paziente, ricerca razionale della verità, costante esercizio del dubbio”
“Il bravo investigatore dubita, soprattutto di se stesso, ha il coraggio di mettere in dubbio perfino le convinzioni cui è approdato un attimo prima”.
Non stupisce quindi che il volume dalla trama svelta e dai personaggi tutti fortemente delineati e ben caratterizzati, catturi l’attenzione e l’apprezzamento del lettore allo stesso modo nel quale si resta coinvolti dalla figura di Galasso, dalla sua umanità, dai suoi dubbi e dal suo cursus honorum. Galasso proviene dalla trincea di Palermo, dove la lotta alla mafia andava giocata mossa dopo mossa e dove c’era in palio la libertà, “Il futuro di un’intera nazione”.
“Questo libro è una storia d’amore. La storia d’amore con un mondo, con un mestiere, con un modo di vivere, con una grande famiglia. Una storia d’amore nasce ogni giorno e va oltre la vita”.
Il sangue non sbaglia
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