Il segreto delle viole di Antonella Grimaldi

Chiara, storica dell’Arte, innamorata della bellezza, dà vita a un intenso mémoire, il cui fondamento è appunto costituito dai pittori oggetto della sua attività di ricerca: Caravaggio, Piero della Francesca, Artemisia Gentileschi e altri. La storia di "Il segreto delle viole" si svolge tra la campagna, in cui la protagonista ha vissuto la sua infanzia e giovinezza e la città di Firenze, dove si dipana il suo tormentato rapporto con Massimo, uomo ricco, bello e affascinante. La fine del matrimonio con Massimo, avvenuta in seguito alla morte del figlio Niccolò, la spingerà tra le braccia di Luca, un giovane scienziato, con il quale vivrà una relazione fatta di alti e bassi, tutto sommato mediocre, che, una volta per tutte, la metterà di fronte all’amore sconfinato di Massimo.
Il raggiungimento di questa certezza la porta allora a scrivergli per raccontargli di sé, di come l’amore l’avesse sempre sfiorata senza mai toccarla nella sua solitudine, della speranza di incontrare qualcuno da amare, del suo incontro con Massimo e della violenza in una notte di inizio estate.

Nelle sue memorie la protagonista ripercorre il suo dramma dal risveglio in un’elegante casa del centro di Firenze, fino al matrimonio con Massimo e alla nascita di Niccolò. Racconta poi come il suo tentativo di accettare la vita così com’era venuta fosse naufragato a causa della situazione di abbandono, sua e di Niccolò. Si apre completamente con Luca, compiendo un importante sforzo introspettivo e spiega come la durezza della sua condizione l’avesse portata a ribellarsi in maniera sempre più aperta al marito, a guardarsi dentro cercando l’istante in cui la sua solitudine aveva permesso alla violenza di vincere sulla speranza. E, anche parlando del suo sentimento per Luca, Chiara si dimostra lucida e sincera.
Il loro incontro le aveva dischiuso una prospettiva del tutto nuova: finalmente poteva pensare a se stessa come una donna meritevole dell’amore di un uomo, finalmente poteva ripensare alla sua intera esistenza, accettarsi, volersi bene. La morte di Niccolò, avvenuta in circostanze poco chiare, la definitiva scoperta della doppia vita di Massimo e una seconda gravidanza avevano determinato la sua scelta di mettere fine al matrimonio con Massimo, mentre la volontà di amare a ogni costo l’aveva indotta a trascurare il comportamento di Luca che, a distanza di qualche anno, veniva a riproporle la necessità di lottare ancora per affermare il suo diritto all’amore. Ed è proprio la volontà di salvare la sua storia d’amore che la spinge a scrivere, a dialogare con il suo compagno, a dargli fiducia e, insieme, a prospettargli i suoi dubbi.

L’amore per la libertà spinge Chiara a ritrovare nella sua campagna le ragioni più vive che l’hanno sempre sostenuta, ma una nuova, inaspettata iniziativa di Massimo la condurrà verso una nuova lettura di se stessa e del segreto che condivide con le viole: la vita.