Il terreno del silenzio
- Autore: Orazio Tognozzi
- Categoria: Poesia
Il silenzio di Camaldoli dietro i versi di Tognozzi - Si tratta di poesie nate da un ritiro prolungato con i Monaci di
Camaldoli. Il libro, che raccoglie liriche di ispirazione religiosa, è
stato presentato a Pistoia grazie alla «Brigata del Leoncino»,
benemerita associazione culturale. Il volume, dal titolo "Il terreno del silenzio" è edito da Montedit per la
collana «Le schegge d’oro». Ecco la presentazione dell’autore, attraverso le domande di Luca Tognaccini.
- Orazio Tognozzi, qual è il messaggio delle sue poesie?
«Solo dentro se stessi esiste il vero silenzio. Per raggiungerlo
bisogna non più aggrapparsi a voci e parole che ci circondano
attraverso i mass media. La fuga più profonda dal rumore del mondo è la
ricerca del silenzio».
- Ci sono pensatori che l’hanno ispirata?
«Dionigi L’Aeropagita ed i padri del Deserto hanno praticato la ricerca
del silenzio come via di salvezza. Ma per me tutto è nato a Camaldoli.
Con una metafora direi che si può essere soli anche in mezzo alla folla
e viceversa. Il problema è essere se stessi. Occorre una sorta di
regressione buona verso la fanciullezza, l’adolescenza, luogo delle
radici di una società diversa. Poi si può tornare anche in mezzo alla
confusione. Ma prima bisogna affrontare la crisi del riandare indietro.
Digiuno, silenzio, preghiera: all’Eremo di Camaldoli, dove è nato
questo libro di poesie, eravamo separati dal mondo, ma liberi. Quando
stavo per venir via da Camaldoli, sono nate queste poesie: una satira
sul mondo attuale più altre poesie ispirate dai luoghi».
- Chi l’ha spinta a pubblicare le sue poesie?
«Queste poesie sono molto apprezzate dalla Brigata di amici noti ed
importanti, di Pistoia, come Mauro Bolognini ed altri, tutti discreti e
non amanti di facile pubblicità di cui non hanno peraltro bisogno. Il
presidente però è un fiorentino».
- Quale messaggio vuol mandare?
«La società del chiasso e dei consumi, attraverso figurazioni confuse,
travia i ragazzi. Anche per i giovani si tratta di fare un passo
indietro, ricercare il silenzio a contatto con la natura, ritrovare se
stessi". E’ un altro metodo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il terreno del silenzio
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