Il viaggio di una promessa. Attraverso la storia di un popolo dimenticato: gli Armeni Nascosti dell’Anatolia
- Autore: Fatemeh Sara Gaboardi Maleki Minoo
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
Il volume scritto dalla studiosa e storica Fatemeh Sara Gaboardi Maleki Minoo, II viaggio di una promessa. Attraverso la storia di un popolo dimenticato: gli Armeni Nascosti dell’Anatolia (Edizioni DivinaFollia, 2018), va oltre il genocidio degli armeni per opera dell’Impero ottomano del 1915.
Durante varie interviste, la scrittrice precisa che il saggio è dedicato alle storie dei criptoarmeni, cioè di quelle persone che, dopo il genocidio (o Medz yeghern, “il grande crimine”, in lingua armena), dichiararono la propria conversione all’Islam o nascosero la loro identità per lungo tempo.
Tale narrazione nasce da coinvolgimenti sia storici sia personali.
"Sono storica di formazione, - spiega - ho una specializzazione in studi armeni e ho vissuto in Turchia per anni: l’interesse per gli oltre tre milioni di criptoarmeni residenti oggi nel Paese è quasi scontato. Inoltre, questa ricerca si lega alla storia delle mie origini".
Infatti, la Gaboardi è stata adottata da bambina da una famiglia italiana, ma è nata in Persia. Decide di cercare l’uomo che ha aiutato i suoi genitori a fuggire dall’Iran dopo la rivoluzione del 1979 e, nel farlo, scopre numerose vicende che decide di raccontare.
"Perciò ho iniziato a cercare in Anatolia orientale (dove vive la maggior parte dei criptoarmeni) sia i discendenti di armeni che si sono convertiti al tempo delle persecuzioni, sia quelli di bambini adottati all’epoca da famiglie turche o curde e che hanno scoperto le proprie radici solo in un secondo momento. Persone forzatamente islamizzate, che ancora oggi sono costrette a nascondere la loro vera identità e a dichiararsi, per motivi di sicurezza, turchi o curdi e musulmani, relegando la propria cultura – linguistica e religiosa – all’intimità della dimensione privata".
Il vissuto degli intervistati è sempre volutamente raccontato per dare alla storia un volto umano e coinvolgere maggiormente il lettore. Va sottolineato che quando l’Autrice ha chiesto sostegno alle comunità armene per diffondere questo manoscritto, paradossalmente, le è stato risposto che non lo avrebbero fatto in quanto lei non è armena.
Spiega ancora:
"Le ricerche sono state lunghe e difficili. Immaginate che nessuno conosca le vostre origini, che ancora oggi devono essere tenute nascoste: in Turchia sono ancora molti a negare il genocidio armeno, il primo esempio nella storia contemporanea di azione finalizzata allo sterminio di un popolo su base culturale e religiosa. Una volta individuati i soggetti, li ho intervistati in prima persona, a volte rischiando la mia stessa incolumità. Per garantire l’anonimato delle persone, ho preferito mescolare nel racconto le vicende delle diverse famiglie coinvolte, per evitare che qualcuno potesse essere riconosciuto".
Fatemeh tiene a precisare l’estrema importanza di parlare di questi dettagli: il genocidio, infatti, non solo non è ancora universalmente riconosciuto, ma non si è nemmeno concluso, perché la cancellazione di una cultura millenaria è ancora in corso. Basti pensare che vengono impedite la pratica religiosa e l’uso della lingua (i pochi che la ricordano sono costretti a parlarla di nascosto), né che esiste un filone letterario dedicato agli armeni sopravvissuti.
"Ci sono però dei tentativi di recupero: a Diyarbakır, nella Turchia sud-orientale, il sindaco ha attuato alcune iniziative nel tentativo di ripristinare la pluralità culturale esistente nella zona prima del genocidio. Ha istituito un corso di lingua armena per tutti coloro che volessero recuperare la propria origine e ha promosso la ristrutturazione della cattedrale armena, distrutta nuovamente nel marzo 2016 in seguito a combattimenti tra esercito turco e guerriglieri curdi. Sarebbe giusto e necessario sensibilizzare i giovani alla storia per renderli consapevoli del passato e, soprattutto, per aiutarli a capire gli avvenimenti del presente".
Fatemeh Sara Gaboardi Maleki Minoo lavora molto con gli adolescenti e spesso viene chiamata in vari istituti per tenere dei seminari sul genocidio armeno e sulle problematiche dei paesi islamici contemporanei. Il viaggio di una promessa non è solo un romanzo storico, ma un insegnamento a tutti e soprattutto alle nuove generazioni che poco conoscono l’argomento e hanno bisogno di sapere. Un libro meritevole di attenzione e unico nel suo genere, da non perdere assolutamente.
Il viaggio di una promessa. Attraverso la storia di un popolo dimenticato: gli armeni nascosti dell'Anatolia
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