Il villaggio perduto
- Autore: Camilla Sten
- Genere: Horror e Gotico
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2024
Camilla Sten, nata in Svezia nel 1992, è figlia della famosa scrittrice di gialli Viveca Sten. Scrive storie fin da quando era ragazzina. Dopo la pubblicazione di alcuni libri per ragazzi, Il villaggio perduto (Fazi, 2024, trad. di Renato Zatti) è il suo primo romanzo per adulti: un successo da duecentomila copie tradotto in ventuno paesi, verrà presto adattato da Netflix per una serie tv.
Infatti Il villaggio perduto è davvero una bella storia thriller, i cui ritmi forsennati e una suspense che cresce con l’avanzare del romanzo, sono le qualità che caratterizzano una lettura davvero bella.
Il romanzo racconta la vicenda che vede protagonista Alice Lindstedt, una giovane regista di documentari, che ossessionata da alcune lettere della nonna ritrovate in soffitta, decide di girare un documentario in un luogo passato agli onori della cronaca. La storia è tanto misteriosa quanto triste: nel lontano 1939, nell’estate, un piccolo villaggio minerario chiamato Silvertjarn diventa famoso, a causa della scomparsa nel nulla di tutti i suoi novecento abitanti.
Rimane soltanto una donna appesa a un albero e dilapidata, e una neonata abbandonata nuda e piangente:
“Quando ero piccola, mia nonna mi raccontava sempre di Silvertjarn e della sparizione. Lei non abitava più lì all’epoca dei fatti, ma i suoi genitori e la sorella minore furono tra gli scomparsi. La storia mi ha sempre affascinata. Ci sono talmente tante cose che non quadrano. Com’è possibile che l’intera popolazione di un villaggio scompaia da un giorno all’altro senza lasciare traccia? Cosa accade in realtà? E’ questa la domanda a cui vogliamo provare a rispondere.”
In realtà moltissime furono le ipotesi elaborate, cui non portarono a nessun risultato, però:
“La teoria più comune è che si sia trattata di una migrazione volontaria. Non sarebbe la prima volta. Un blog di storia, paragona il caso a quello della Crociata dei fanciulli del tredicesimo secolo. La fissazione religiosa può avere degli effetti bizzarri sulle persone.”
Così Alice accompagna dalla troupe e dal finanziatore del documentario si reca sul luogo. L’idea è di soggiornare per cinque giorni e ricostruire il fatto. Arrivati, l’atmosfera che si respira è abbastanza inquietante, regna un silenzio assoluto, rotto solo da rumori indefiniti, tutto è abbandonato e ridotto in stato devastante. Insomma è una città fantasma. Ma è davvero così? Che accadrà in questi giorni? Come ne usciranno i nostri protagonisti?
La lettura è di genere thriller, ed è caratterizzata da una netta impostazione cinematografica, costituita da un linguaggio semplice, lineare, ma secco e preciso. I ritmi della narrazione sono veloci e incalzanti, la suspense è costruita ad arte per attirare il lettore, che non riesce a capire come ciò che si racconta possa essere accaduto, e non si sa come finisce. La tensione è sempre crescente e il lettore è avvolto nelle spire di un serpente narrativo che non lascia scampo. Il finale giunge inaspettato, e finalmente la tensione si scioglie.
Una trama ben costruita, personaggi abilmente e seccamente descritti, il romanzo è un libro adatto a chi ama le atmosfere lugubri, ricche di paura e di mistero. Di conseguenza:
“Un mistery molto suggestivo e coinvolgente: una voce nuova del giallo scandinavo da scoprire assolutamente. Fin dalla prima pagina il lettore viene trascinato in uno scenario ineguagliabile; è impossibile smettere di leggere.”
Ciò che è sicuro è che con questo romanzo si aggiunge un nuovo astro al giallo nordico, di grande qualità e interesse. Per gli estimatore del genere, ma anche per chi ama i libri di Shirley Jackson, ad esempio, e dell’horror una nuova perla da apprezzare.
Il villaggio perduto
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Un libro perfetto per...
A chi ama i thriller ad alta tensione e misteriosi.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il villaggio perduto
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