Imitazione di Cristo
- Autore: Non disponibile
- Genere: Religioni
Eccomi qua a commentare un libro mai apparso nelle classifiche di vendita e tuttavia letto, conosciuto, proposto e riproposto, tradotto in molte lingue da più di seicento anni: "L’imitazione di Cristo".
Di autore rimasto sconosciuto, scritto tra il XIII e il XIV secolo, questo prezioso libretto di altissima spiritualità - pare il più letto soltanto dopo il Vangelo – era indirizzato in particolare a chi aveva intrapreso la vita del cenobio - come i monaci – nell’intento di migliorarne la pratica religiosa.
Un libro di mistica, di stimolo alla crescita interiore, di ascesi a Dio, di formazione della propria coscienza in un’ottica cristiana, ispirata a vivere in prima persona gli insegnamenti - tutt’altro che facili - di Gesù.
Questo è un breviario dell’anima rivolto in realtà a chiunque, un manuale per affrontare con umiltà e saggezza la vita secondo la filosofia del crisitianesimo, cercando di agire sempre a fin di bene e imparando a sapersi mettere in discussione. Gli insegnamenti di questo capolavoro della mistica occidentale - apprezzato persino da un mangiapreti come Voltaire, forse spunto per un altro grande testo di spiritualità come La scala della perfezione di Walter Hilton -, mirano a plasmare un autentico discepolo di Cristo: preghiera, modestia, purezza d’animo, devozione a Dio, dedizione e rispetto per il prossimo, ricerca della Verità.
Forte e ripetuto l’invito alla sottomissione e alla disciplina da parte di ciascun monaco nei confronti dell’ordine gerarchico interno al convento, su cui polemizzò Pier Paolo Pasolini nei suoi Scritti corsari.
Il libro si divide in quattro parti:
- 1. L’invito a coltivare la vita spirituale attraverso la carità, il disinteresse per le cose materiali, il tenersi lontano dal vuoto parlare e dall’apparire, il rifiuto dell’intellettualismo e dell’iperattivismo - mai come oggi insegnamenti più attuali che mai - , la contrizione del cuore per le nostre cattive azioni, l’ascesi e la ricerca della quiete interiore;
- 2. La purezza del cuore, la conoscenza di sé stessi, l’accettazione della sofferenza sull’esempio dell’abbraccio della croce di Cristo;
- 3. La ricerca di Dio e l’agire secondo la sua volontà come momenti più alti del vivere cristiano, sostenuti dalla grazia divina;
- 4. La parte riservata in modo particolare a religiosi e monaci: suggerimenti, consigli, esercizi per la pratica eucaristica.
Da notare come la mano sconosciuta che ha composto queste pagine dimostri un fine e sorprendente intuito dell’animo umano corrotto da vizi, miserie, meschinità. L’autore palesa una gran dimestichezza nel saper leggere il cuore umano, oltre che una profonda conoscenza delle Sacre Scritture.
L’imitazione di Cristo è quello che con termini un po’ superati può definirsi un libro aureo di formazione cristiana. Il suo contenuto, esposto in semplici e brevi paragrafi, trasmette un senso di pace e serenità interiori da far sentire il lettore riconciliato con le micragnosità della specie umana.
Potete trovare il libro a pochi euro in diverse edizioni - la presente è delle Edizioni Messaggero Padova - più o meno curate, alcune anche – se può interessare - con testo latino a fronte. Se vi avvicinerete a questo librino secolare con semplicità e lasciando alle spalle, almeno per un po’, scetticismo, diffidenze, preconcetti, non diventerete certo santi o più saggi, ma rimarrete sorpresi di quanto possa lasciarvi dentro un segno.
L'imitazione di Cristo
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