Immagina di Yami

Le pagine di “Immagina” restituiscono il ritratto di una scrittrice - nom de plume Yami - che ha indubbiamente lavorato sodo, limando tutte le asperità della scrittura.
Che abbia scritto di getto oppure elaborato più volte il testo originale, l’avventura, pur lunga e complessa, sembra aver trovato un suo equilibrio e rispondere ad una logica precisa.

Si potrebbe obiettare che questa trascinante vicenda fantasy è costruita su un mix consolidato di duelli, amori e colpi di scena, nel pieno rispetto dei canoni. Che il percorso compiuto dai nostri quattro eroi – Feo, Bello, Fauno e Moo-chan – ricorda quello de “Il Signore degli Anelli” e di altrettanti cammini verso una rinascita. Che il clima di assedio vissuto dai protagonisti nelle tappe del loro viaggio evoca le atmosfere cupe degli ultimi volumi di Harry Potter (e soprattutto dei film), dominati da esseri dalle forme diabolicamente mostruose. I termini di paragone però, finiscono qui. E semmai, non sono pecche, ma meriti.
Uno dei punti di forza di questo libro, infatti, è proprio la grande originalità della trama.

L’avvio sembra quello di una storia adolescenziale. Il classico amore destinato a morire a causa di una separazione. Poi però arriva la svolta imprevista. Feo, il protagonista, conscio di non poter più riconquistare la sua amata, tenta il tutto per tutto per dare un senso ad una vita che sembra procedere ormai amorfa. Accetta quindi di oltrepassare la porta che divide la realtà dal sogno.
Uno sconfinamento che assume l’aspetto di un cammino alla ricerca di sé. Ben presto, di fatti, Feo scopre di non avere memoria neppure del suo vero nome. Da qui il percorso, compiuto sotto la guida attenta della tre creature già citate, in un mondo fantasioso che sembra concepito dalla mente di un grande del fumetto: Borgo Falena, la Biblioteca di Xandria, il Convento, la Città delle Lanterne, la Città della Musica, la Città degli Indovini...
Ma il compito di Feo non si esaurisce con la sola scoperta della propria identità. E’ anche il leader predestinato nella lotta contro Caos e gli Incubi, che stanno ormai invadendo le dodici regioni del regno di Immagina. Un mondo popolato dal clan degli Agitanti - Collezionisti, Assalitori, Rastrellatori – ma soprattutto, dominato dagli spietati Artefici e dai loro gregari.

Spontanea e fluida è anche la scrittura, che ha il pregio di mantenere sempre viva l’attenzione del lettore che viene letteralmente risucchiato nel vortice della vicenda.
Davvero curiosa la contaminazione del repertorio fantasy con la cultura giapponese, di cui l’autrice, come dimostra lo pseudonimo scelto, è grande appassionata e conoscitrice.
Chi cerca un libro fantasy diverso dai soliti non rimarrà deluso.