In difesa della giustizia di Piero Luigi Vigna e Giorgio Sturlese Tosi

“Immaginate cosa passa per la testa di un cronista quando gli viene proposto di fare a Piero Luigi Vigna un’intervista lunga un libro. L’occasione della vita. L’opportunità di conoscere i segreti di quarant’anni di inchieste che hanno cambiato l’Italia, attingendo dalla fonte diretta.
Io poi sono fiorentino e Vigna, nella mia città, è un’istituzione.”

Piero Luigi Vigna, famoso magistrato fiorentino, già procuratore nazionale antimafia dal 1997 al 2005, ripercorre le inchieste più significative degli ultimi cinquant’anni che lo hanno visto impegnato in prima persona.
Il suo racconto, testimoniato da Giorgio Sturlese Tosi, giornalista di Panorama e Mediaset, parte dall’attentato di via dei Georgofili a Firenze nel 1993, passando ai delitti seriali del Mostro di Firenze. Dalle inchieste sul terrorismo nero, con l’omicidio nel 1976 del sostituto procuratore di Roma Vittorio Occorsio, a quello sul terrorismo rosso degli anni di pimbo. Dalla scoperta della loggia massonica Propaganda 2 di Licio Gelli, agli anni dell’ Anonima sequestri.

Nel libro "In difesa della giustizia" (Rizzoli, 2011) vengono così rievocati personaggi, avvenimenti, aneddoti, momenti drammatici, ricordi personali, che hanno messo alla prova non solo il lato professionale del magistrato, ma anche e soprattutto il suo lato umano, fatto di comprensione e di gesti generosi, di umiltà, di grande spirito di abnegazione, e caratterizzato anche dall’ironia acuta e corrosiva tipica dello spirito beffardo fiorentino. Non soltanto pubblico ministero ma, all’occorrenza, anche uomo di azione capace durante le indagini di prendere decisioni coraggiose.

Perché ho fatto il pubblico ministero? Per colpa di Aristotele.
Non gli serbo rancore, quella del magistrato è una professione davvero affascinate, che mi ha dato la possibilità di conoscere terroristi, sequestratori e mafiosi. Persone tanto diverse da me, ma tuttavia sempre uomini, con i quali ho potuto confrontarmi.

Da tempo in pensione, Vigna prosegue ancora oggi la sua attività di difensore della legalità, attraverso consulenze, partecipando a incontri con le scuole. Soprattutto per educare le giovani generazioni, insegnando loro il rispetto per lo Stato, per la legge. Per mettere la sua vasta esperienza al servizio dei ragazzi di oggi, contribuendo così a farne i cittadini liberi e onesti di domani.
Un libro dove in ogni pagina si respira senso dello Stato, fiducia nella giustizia, pulizia morale, rigore etico. E per questo, meriterebbe di diventare libro di testo nelle nostre scuole.