In viaggio col morto
- Autore: Dorothy Cameron Disney
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2012
La storia del giallo, così quella della letteratura, è fatta anche di meteore. Esemplare il caso di Dorothy Cameron Disney. Dal 1936 al 1949 pubblica nove romanzi, poi, improvvisamente, decide di darsi al giornalismo e non scrivere più mistery, il genere con il quale si era affermata, fino alla scomparsa, avvenuta nel 1992.
“In viaggio col morto” è proprio il suo esordio. Una chicca.
La scrittura della Cameron Disney, esattamente come quella di Mary Rinehart (un titolo su tutti: “La scala a chiocciola”, da cui fu tratto un cult movie firmato Robert Siodmark), di cui era considerata la più titolata seguace, fa ampio uso dell’ “Had-I-but-know”, ovvero del ricorrente “se solo avesse saputo” (un vero e proprio sotto genere).
Anche in questo caso la trama brilla per originalità, dimostrando che forse avevano più fantasia gli autori di romanzi gialli degli anni Trenta che quelli attuali.
Niente serial killer, niente sette sataniche, niente violenze sessuali. Semplicemente la storia di una coppia che lascia la caotica New York per fuggire nella quieta campagna del Connecticut. Anzi, più che quieta, quasi deserta, visto che il paese più vicino, Crockford, dista sei miglia.
Il cottage che si sono scelti Jack, pittore, e Lola, scrittrice, poi, è quella che abitualmente si definisce una catapecchia.
Come se non bastasse, la vicina di casa, Luella, mostra da subito un carattere piuttosto arrogante ed invadente. Insomma, non proprio l’ideale per chi è in cerca di pace e vorrebbe dare libero sfogo alla propria creatività. Ciò nonostante i due coniugi decidono di fare buon viso a cattivo gioco, sperando che alla lunga la situazione si possa risolvere da sola.
Quando una conoscenza di Luella, tale Elmer Lewis, li chiama al telefono chiedendo in maniera sgarbata di venirlo a prendere immediatamente alla stazione di un paese lontano ben trenta miglia per portarlo ad un indirizzo di Crockford – neanche i due facessero servizio taxi! – accettano quindi a malincuore.
Non immaginano che, una volta arrivati a destinazione, scopriranno che il loro passeggero nel frattempo è stato ucciso.
La trasferta già iniziata male, rischia di finire anche peggio.
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