In viaggio con Manzoni. I luoghi della sua vita e dei Promessi sposi
- Autore: Gianluca Barbera
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
In occasione dei centocinquanta anni dalla morte dell’autore dei Promessi Sposi, Gianluca Barbera ci racconta i posti che Alessandro Manzoni amò, tenendo presente che lo scrittore non amava viaggiare perché era pigro, poi aveva bisogno delle sue abitudini e dei suoi oggetti, il suo scrittoio, i suoi libri, il modo di mangiare.
Dei luoghi e delle abitudini di Manzoni Barbera ci racconta in questo nuovo questo libro intitolato In viaggio con Manzoni. I luoghi della sua vita e dei Promessi sposi (Rizzoli, 2023).
Parlava un francese perfetto perché Parigi è l’unica città che sentiva affine al suo animo e poi perché ci abitava la madre Giulia Beccaria (appena ventenne corse dalla madre, perché non la vedeva da tredici anni, tutto il tempo del collegio) e poi il matrimonio con Enrichetta Blondel, un periodo felice per lui, un po’ meno per Enrichetta, sempre incinta, coi malanni e gli strepiti dei figli uniti alla nevrosi di Manzoni.
L’ultima fase della sua vita, la maturità e la vecchiezza, l’autore la trascorse con la seconda moglie Teresa Grossi, vedova Stampa, sempre nella casa milanese in via Morone, dove gli otto figli di Manzoni scappavano per i malanni raccontati da Teresa, per il suo carattere aspro e geloso, tanto che ne La famiglia Manzoni di Natalia Ginzburg (Einaudi, 1983) su Teresa, la Ginzburg scriveva:
Sembrava che dove c’era Teresa tutto diventasse angusto, gramo, oppressivo.
Mentre fuori Milano Manzoni preferiva a villa Brusuglio, al Nord di Milano, Villa Lesa Stampa, sul Lago Maggiore, eredità del primo marito a Teresa, mentre la villa a Brusuglio era stata donata a Giulia Beccaria da Carlo Imbonati, il suo grande amore, il motivo della separazione tra Giulia e Pietro Manzoni.
Il nostro Alessandro lottava contro i debiti dei figli, debiti di gioco perlopiù. Nessun figlio di Manzoni aspirò mai a diventare un letterato. Ma se i conti e i debiti erano scritti in modo giusto il merito era del primogenito Pietro, chiamato con il nome del nonno, che pur avendo problemi di alcolismo e sposato con una ballerina della Scala, matrimonio che andava bene a Manzoni, fu un ottimo ragioniere; mentre Enrico ebbe la faccia tosta di finire in poco tempo tutti i soldi che la moglie Emilia Redaelli, nobile e con un cospicuo patrimonio aveva ereditato. La passione sfrenata di Enrico per il gioco d’azzardo arrivò al punto che il padre non apriva più le lettere del figlio, sapendolo a caccia di soldi sempre.
Strano a dirsi, ma il figlio legittimo di Teresa, Stefano Stampa fu motivo di consolazione per il letterato più dei figli avuti con la Blondel. Stefano si interessava veramente alle opere del patrigno e come lui indulgeva alla malinconia e al romanticismo.
Tornando ai luoghi, Alessandro Manzoni, soffrì molto la separazione degli affetti tra genitori, ma Giulia Beccaria non poteva credere che Carlo Imbonati avesse scelto lei per un progetto di vita. Imbonati, era un uomo bello esteticamente, aristocratico e ricco, mentre il giovane Manzoni aveva attacchi di panico in collegio, e convulsioni e la paura di uscire da solo.
Nemmeno che fosse davvero un Manzoni è esente da drammi o ritrattazioni; anzi la madre era quasi certa che il padre biologico del figlio fosse Giovanni Verri, ai tempi suo amante e in ogni caso non una avventura occasionale, dal momento che Giulia Beccaria intrattenne una relazione con il letterato Verri prima e pure dopo il matrimonio con Pietro Manzoni.
Se la depressione, le vertigini, la balbuzie e l’agorafobia di Alessandro avessero come fonte primaria il disinteresse della madre duranti gli anni del collegio, non è dato sapere, anche perché col passare degli anni Giulia Beccaria fu attaccatissima al figlio e sopportò i malanni e la volgarità di Teresa e lui l’adorava e insieme ricordavano gli anni a Parigi e Carlo Imbonati.
Il primo collegio di Manzoni, dove fu portato giovanissimo fu quello dei Padri Comaschi a Merate. Il distacco con la madre fu per il piccolo Manzoni un dolore fortissimo che gli diede problemi nevrotici nella sua lunghissima vita terrestre.
Ma Giulia Beccaria non era certo “una poco di buono”.
La parentesi matrimoniale con Pietro Manzoni fu una recita per lei, poiché le fu detto che il matrimonio era “da farsi” per motivi economici e, in ogni caso, la Beccaria fu la colonna portante di casa Manzoni. Lei adorava Enrichetta Blondel, una donna che era sempre stanca per tutti i figli che aveva portato in grembo, mentre Teresa Grossi non cadde nelle malìe della suocera, col risultato, già accennato, di essere antipatica a tutti, anche a sé stessa.
E ora è il momento di fare un viaggio tra i posti veri o inventati dei Promessi sposi, dopo che lo scrittore Gianluca Barbera è stato preso da questa famiglia, come lo fu, anni fa Natalia Ginzburg.
Alessandro Manzoni scelse Lecco, Monza e Milano per dare modo ai suoi personaggi di muoversi ma non troppo, perché viaggiare per diletto.e per lavoro era comunque una attività elitaria e di solite le tratte prevedevano per ogni regione come meta il capoluogo della Regione.
Manzoni scrive di un periodo preciso, la Lombardia del Seicento, sotto la dominazione spagnola. Lecco è la città scelta dallo scrittore fin dall’inizio.
Il paesino dove abitano è Olate, fuori dalle abitazioni c’è Il palazzo di Don Rodrigo. Poi c’è la città di Bergamo, dove Renzo si nascose dal cugino Bortolo per sfuggire agli Spagnoli. Mentre a Milano, Renzo partecipa all’assalto dei forni; è la città dove Lucia viene ospitata dall’Innominato redento, ma anche il luogo dove si trova il lazzaretto, per combattere con pochi mezzi, la peste. Ma la Lucia fuggitiva la si trova inizialmente a Monza, ospite del convento dove risiede anche la Monaca di Monza e tante ricostruzioni, immagini, aneddoti che rendono questo libro di Gianluca Barbera prezioso e da tenere in casa come un ricordo della prima volta in cui abbiamo letto I Promessi sposi.
Le immagini interne, la copertina sono splendide e il costo di questo libro è in linea con i libri che hanno all’interno altre immagini e fotografie.
In viaggio con Manzoni. I luoghi della sua vita e dei Promessi sposi
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