Innamorarsi? Bleah!
- Autore: Giuseppe Bordi
- Genere: Libri per ragazzi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Imprimatur
- Anno di pubblicazione: 2017
Ci si innamora in tanti modi, ma una sola forma d’amore dura tutta la vita, fortunato chi la incontra. Giuseppe Bordi sembra conoscerla, visto che in maniera dolcissima e adatta ai più giovani ne parla nel suo nuovo libro, “Innamorarsi? Bleah!”, un pocket delle Edizioni Imprimatur di Reggio Emilia, pubblicato a novembre 2017 (pp. 128 pagine, euro 11,00).
Giuseppe Bordi è nato a Roma; laureato in Economia alla Sapienza, lavora con i bambini ed ha imparato a scrivere per loro. Firma favole, testi teatrali e romanzi. Con Imprimatur ha pubblicato “Puzzolo e la discarica abusiva”, “Gli acchiappaguai” e “La magia del Natale” nel 2015, seguiti nel 2016 da “Il vecchio e il cane” e “La guerra delle formiche”.
In questo, i fratellini Russo sono poco più che bambini. Lavinia ha dodici anni, Vito è più piccolo, dieci. Hanno una sorella molto più grande, Linda, quasi una dea ed è pure fidanzata, oltre ad avere un profilo Instragram dove le sue belle foto ricevono tanti “Mi piace”, mentre la sorellina un profilo Instagram non ce l’ha nemmeno. Figurarsi quella scamorza di Vito, bravo solo a prendere in giro infantilmente tutte le ragazzine.
Lavinia ha chiesto alla bisnonna come farà a capire quando sarà innamorata e la cara anziana le ha dato una gran bella risposta
“lui apparirà davanti a te, bello come il sole, e ti guarderà. E allora il cuore batterà all’impazzata, le gambe tremeranno, le guance prenderanno fuoco e tu non riuscirai a dire una sola parola. E mentre lui si toglie il cappello, accenna un inchino, ti saluta e se ne va... tu resti lì come un baccalà a vederlo andare via”.
Già, bella risposta, anche se la ragazzina proprio non sa figurarsi come e quando accadrà e poi quello stupido di Vito non la smette di infastidirla come al solito, saltandole intorno e ripetendo scioccamente
“il principe azzurro apparirà e ti trasformerà in un baccalà”.
Il maschietto da parte sua è perplesso. Vede Linda e Giorgio che si cercano sempre, si chiamano al telefono quando sono lontani e appena vicini si tengono stretti e si baciano in bocca. Che schifo, scambiarsi la saliva. A lui non va che lo abbracci la mamma, figurarsi una qualsiasi. E se gli fa ribrezzo bere nel bicchiere di un altro, dovrebbero passare sul suo cadavere prima di infilargli la lingua in bocca! Non capisce perché quei due ventenni insistano a farlo, davanti a tutti.
Lavinia continua a condurre la sua indagine. La mamma assicura di essere stata innamoratissima del padre e di esserlo tuttora,
“E chi non lo sarebbe. Un uomo come me: bello, intelligente, affascinante, divertente... Ecco, lo interruppe la moglie, direi soprattutto divertente... quando dici queste scemenze”.
La risposta rassicura la giovanissima, ma la schermaglia tra i genitori le lascia più di un dubbio. Quando poi il papà, che sostiene d’essere stato un rubacuori cercato da tutte, dice d’essere sicuro che Vito lo sarà a sua volta... questo la manda davvero in confusione.
Vallo a capire l’amore. Non è certa che esista davvero e ha paura di non farcela a riconoscerlo se e quando passerà. Così rischia di restare sola per tutta la vita.
Le bambine non gli sono adatte, Vito ne è sicuro, arcisicuro. Gennaro è il suo migliore amico, un maschio, quello sì che vale.
Ed ecco che proprio Gennaro gli affida un bigliettino da consegnare a Diletta. Ma è matto? Si vuole mettere con una? Perché mai? Perché è bella, gli risponde, semplice semplice.
Bella Diletta? È vero, ma Vito la conosce dalla materna e non ci ha mai fatto caso. Da piccola era stata una gran rompiscatole, all’asilo voleva sempre giocare con lui a
“marito e moglie”.
La risposta positiva della ragazzina stronca Gennaro. Fosse per Vito, ci sarebbe solo da prendere al volo il primo aereo per il Polo Nord, ma quello invece non ti resta di gesso, spiazzato?
Stai a vedere, però, che Diletta ha preso per un messaggio di Vito quello di Gennaro e quel “finalmente” era rivolto ad interposta persona. Il Russo junior cade dal pero. Ma se preferisce passare il tempo coi maschi! Ma se odia i giochi delle femminucce! Ma se a lui le ragazze non piacciono, anche se questo non significa necessariamente essere gay?
Indovinate come andrà avanti, tra un rossore e l’altro? E metteteci pure che Diletta inviterà Vito a sedere con lei sul letto, gettandolo nel panico: un minuto accanto e quella aspetterà un bambino! Lui i film li ha visti! Va bene, gli attori erano sotto le coperte, ma pur sempre a letto!
Un giorno, al liceo, Vito incontrerà una ragazza, né troppo grassa né troppo magra, né troppo alta né troppo bassa. Gli sembrerà bellissima e simpatica, con quelle smorfiette e il nasino arricciato irresistibilmente all’insù.
Ecco una favola moderna, una storia semplice ma non priva di contenuti. La competenza di Giuseppe Bordi spazia fino alla psicologia dell’infanzia e si vede, da lontano.
Innamorarsi? Bleah!
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