Intermezzo
- Autore: Sally Rooney
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2024
Ecco finalmente in italiano, tradotto da Norman Gobetti, il nuovo atteso romanzo di Sally Rooney, la scrittrice irlandese che sta diventando un culto per i lettori europei. I suoi tre precedenti romanzi (Parlarne tra amici, Persone normali e Dove sei, mondo bello) sono stati accolti dal pubblico e dalla critica con entusiasmo. Io invece con Intermezzo, pubblicato da Einaudi nel 2024, sono alla prima esperienza di lettura della giovane autrice, colta e raffinata, che in questa storia ci mette di fronte ai problemi familiari, sentimentali, professionali e strettamente personali dei due fratelli Peter e Ivan Koubek, ultratrentenne avvocato di successo il primo, molto più giovane, quasi ventitre anni, il minore, valente giocatore di scacchi, appena laureato e geniale.
Peter e Ivan hanno appena perso il padre dopo una lunga e dolorosa malattia, ma fra loro c’è lontananza e quasi ostilità. La loro madre Christine vive con il suo compagno e il figlio di lei lontano da Dublino, dove invece i due fratelli vivono: Peter ha un bell’appartamento, molto pulito e ordinato come il suo carattere metodico e organizzato impone, invece Ivan convive con altri inquilini in un alloggio modesto, rumoroso, con qualche disagio per i troppi rumori che ne disturbano la concentrazione. Il loro cane Alexsei è temporaneamente affidato alla madre, che non lo vuole e desidera che i figli risolvano il problema della sua collocazione e della casa di famiglia a Kildare, che è chiusa e abbandonata dopo la morte del loro padre.
La vita sentimentale di Peter è molto complicata: è innamorato di una studentessa universitaria che lo attrae con il suo atteggiamento anticonformista e che gli chiede continuamente soldi. Naomi vive in una specie di comune a rischio di sfratto, ha molti amici e sembra sfruttare il bell’avvocato che le concede tutto; ma lui ha contemporaneamente un rapporto di tutt’altro genere con l’ex fidanzata Sylvia, una coetanea professoressa universitaria con la quale aveva avuto un rapporto lungo e intenso. In seguito a un gravissimo incidente lei però, dilaniata da forti dolori e da una sorta di invalidità che non le consentiva una normale vita sessuale, lo aveva lasciato pur continuando a frequentarlo in amicizia. Ivan invece, insicuro, con l’apparecchio ai denti, vestito solo di abiti usati, durante un torneo di scacchi in una cittadina lontana dalla capitale, Leitrim, incontra una donna bella e affascinante, Margaret, animatrice di un centro culturale, separata dal marito alcolista, trentaseienne, dunque molto più grande del giovane di cui si innamora e dal quale è ricambiata.
Intorno alle due vicende si dipana la storia di questo piccolo gruppo di quasi famiglia; Sally Rooney alterna la vicenda dei due fratelli nei capitoli del libro, facendo partecipe il lettore di tutte le sfumature, le difficoltà e gli ostacoli che si frappongono a una vita che potrebbe essere serena, ma che trova barriere di tipo sociale, morale, familiare che non sembrano consentire, tanto a Ivan e Margaret quanto a Peter e le sue due donne, Naomi e Sylvia, di trovare un equilibrio di vita.
Una pioggia continua, che bagna gli abiti, i capelli e i volti, sembra la metafora di questa esistenza irta di difficoltà. La scrittrice si serve di una lingua raffinata, piena di citazioni colte, a partire dall’esergo, tratto da un testo del filosofo Ludwig Wittgenstein, che ricorre anche in altre pagine del romanzo, come la stessa autrice non manca di annotare, insieme a Shakespeare, Keats, Yeats, Eliot ed Henry James. Ma soprattutto, nello stile di Sally Rooney è facile rintracciare l’influenza di Joyce e di Virginia Woolf: al capitolo 17, ci segnala la Rooney, le parole “Non una sola riga seria lì dentro” sono parole pronunciate dal grande autore irlandese a proposito di Ulisse.
Il flusso di coscienza, la mancanza di punteggiatura, i dialoghi immaginari, le riflessioni senza apparente logica sono presenti nelle pagine di Intermezzo senza però che questo appesantisca lo svolgersi della narrazione, che scorre pur nella grande complessità dei rapporti che si intrecciano lungo la trama che la scrittrice ha costruito con grande profondità.
Pur essendo protagonisti i due fratelli Koubek, così distanti e apparentemente inconciliabili per la differenza di età, di gusti e di intenti, tuttavia sono i personaggi femminili che finiscono per avere il ruolo vincente in questa storia; la dolcezza e l’accoglienza dell’avvenente Margaret, la capacità di percepire la sensibilità degli altri di Naomi, l’accettazione e la consapevolezza di come la sua vita sia andata da parte di Sylvia conferiscono al romanzo un’ampiezza di visione, un’apertura verso l’altro che sembrano quasi una lezione di vita per una società, la nostra, prigioniera di stereotipi, convenzioni, lacci che limitano la sanità mentale di tutti, uomini inclusi.
Grande romanzo, grande scrittura, grandi personaggi: la fama e il successo di Sally Rooney sono ampiamente meritati.
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