Interruzioni di Camilla Ghedini

Dopo il successo di “Amo te… starò con lei per sempre” è in uscita, il 30 aprile, “Interruzioni”, il nuovo libro della valente autrice ferrarese Camilla Ghedini. Giornalista professionista, ha sempre prediletto temi sociali e di attualità, ma in quest’ultimo lavoro abbandona le sue doti di cronista per rivelare la sua parte più nascosta, quella di una scrittrice sensibile e testimone attenta del proprio tempo.

Una scrittura intima e profonda che pone domande sull’essere donna, figlia, e madre, divisa tra amore e odio, in un mondo di amori interrotti, di conflitti interiori e di maternità negate. Interruzioni di vita, abbandoni e morte; drammatiche contrapposizioni di sentimenti in storie femminili estremamente potenti. Il libro nasce in un periodo di profondo dolore dell’autrice dovuto alla scomparsa del padre, lo stesso mio dolore. Camilla stava lavorando su alcune storie di donne colpevoli d’infanticidio, quando ha dovuto affrontare la vita e non è riuscita più a proseguire.

“Ci vuole il cuore sgombro del proprio sé”

scrive, per poter comprendere le storie degli altri. E così, scrivendo senza sapere dove stava, con la morte dentro e tra le dita, parola dopo parola, si sono composti i racconti di questo piccolo e coinvolgente volume, con in copertina una bella immagine di Caleb Guarnieri. Sono raccolte le storie di quattro donne dominate dai loro animi tormentati e ossessionati da disperati desideri di maternità, donne che si narrano, che parlano delle loro vite sofferte e delle loro speranze ormai lontane. Non hanno un nome ma è come se ne possedessero cento, e le loro sembianze e i loro volti scorrono davanti ai nostri occhi, in un dialogo intimo con noi. Nei racconti riportano i loro drammi interiori come l’infanticida che, con la sua spietata sincerità, si presenta seducente e con la sola voglia di piacere a chi le pone domande o la donna che ha deciso di rinunciare a diventare madre perché, come figlia, conosce l’infelicità degli adulti e perché spesso gli errori li pagano i figli

“… conosco il desiderio della maternità. Amo me stessa e il figlio che non ho. E non l’ho perché lo amo.”

O colei che vive nell’ossessione di scrivere lettere a una figlia mai concepita che alla fine diverrà presenza, fino a una donna-figlia che ha voluto un congedo dignitoso dalla vita, incompreso dalla madre che l’assiste.

“Io ho vissuto scegliendo, sempre. E sono soddisfatta. Per me non è mai stato importante essere felice, ma essere fiera.“

Ogni storia è un viaggio, un viaggio dell’esistenza: amori, incontri, fortuna, dolori. Un viaggio infelice, un abbandono, un ritorno a casa o un amore che mostra in ogni donna lo stretto legame tra l’identità e il desiderio di maternità, e non. Non sempre aver generato fa di noi delle bravi madri; non sempre si è capaci di donare amore, serenità e rispetto ai propri figli.
In questo libro Camilla Ghedini offre la parola a donne madri e a donne slegate dal ruolo materno, ferite e sofferenti che ci accompagnano nelle loro interruzioni di vita, nelle loro sottrazioni, in quei profondi precipizi dell’animo, rivelandoci tutto il loro dolore. Un tentativo di darsi risposte, con sincerità e durezza, ripercorrendo le tappe della vita con le loro scelte definitive, scomode, drammatiche ma di assoluta libertà.

“Interruzioni” è un libro pieno di domande che toccano il cuore e induce a non poche riflessioni etiche e laiche sulla maternità e sulla sua negazione.

“E poi succede che la vita la si comprende a un passo dalla morte… ed è in quel momento che le parole diventano poche, poche e potenti, perché cariche del dolore, dei dubbi, dei rimpianti, dei rimorsi. Dei silenzi non ascoltati, degli abbracci non dati, della rabbia gridata, dei giudizi eccessivi, delle azioni rimandate e di quelle compiute e irreversibili.”

Una lettura consigliata.