Introduzione alla società della disinformazione
- Autore: Mario Caligiuri
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rubbettino
- Anno di pubblicazione: 2018
"Introduzione alla società della disinformazione" è uno sforzo culturale per cercare di comprendere il tempo che stiamo vivendo, dove la realtà sta da una parte, mentre l’informazione pubblica risiede altrove.
L’autore, Mario Caligiuri, docente universitario di Pedagogia della Comunicazione all’Università della Calabria constata come oggi la cultura abbia subito una trasformazione profonda. Prima per cultura si intendeva la conoscenza del passato ora invece è la giusta preparazione al futuro. L’educazione è nonostante tutti i limiti ancora oggi fondamentale per costruire la democrazia. Bisogna investire sull’educazione in quanto per ogni problema che si presenta, dalla Mafia ai problemi ambientali, dai rischi dell’intelligenza artificiale allo sviluppo economico, si invoca sempre la ricetta di una maggiore educazione.
Alla crisi della democrazia bisogna rispondere con una maggiore democrazia ed alla crisi dell’educazione che appare evidente, bisogna rispondere con una maggiore educazione. La disinformazione è l’emergenza educativa e democratica più grave ed attuale.
Un tempo la censura operava bloccando il flusso di informazioni, mentre adesso opera inondando la gente di informazioni irrilevanti. Nei tempi antichi deteneva il potere chi aveva accesso all’informazione mentre oggi avere potere, vuol dire quali informazioni diffondere e di riflesso a quali accedere e prestare attenzione.
Occorre individuare le informazioni utili ed il punto di vista dell’autore nel libro, parte da una premessa che si intitola “Una serata con Socrate”, a ribadire l’importanza del pensiero rispetto alla tecnologia ed all’intelligenza artificiale, che appare superiore a quella dell’uomo. Ormai sembrano esservi due distinte razze umane, una costituita da chi controlla l’intelligenza artificiale e l’altra da chi ne è controllato. Una separazione paragonabile a quella tra l’uomo primitivo e l’homo sapiens, evenienza prima di oggi inimmaginabile.
La soluzione va cercata nella democrazia che non è solo la meno imperfetta forma di governo, ma è anche la meno imperfetta forma di giustizia e, con tutti i suoi limiti, è pur sempre un sistema che meglio degli altri garantisce la giustizia sociale.
Il libro, scritto con stile lineare, con una ricca bibliografia e sitografia, si articola in diversi nuclei tematici, tra cui uno riguarda la "Bioeducazione", che deve tenere conto dei nuovi stimoli, diretti a far divenire l’individuo, solo un consumatore di prodotti materiali; un uomo ad una dimensione, quella del consumo in quanto le tecnologie sono state sviluppate solo in funzione del consumo. Gli algoritmi costruiti con una logica capitalistica sono stati concepiti non certo per fare accrescere la consapevolezza, l’intelligenza o la profondità del pensiero.
Tra i diversi nuclei tematici trattati, di rilievo vi è anche quello de “La Comunicazione ed il Potere”. Il Potere è fatto di simboli e necessita di consenso, anche da parte degli intellettuali, che oggigiorno significano i silenzi dell’educazione. Il compito del pedagogista e dell’intellettuale deve essere in primis quello di trasferire il proprio sapere ai suoi allievi e non essere un mero progettista della formazione.
Introduzione alla società della disinformazione. Per una pedagogia della comunicazione
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