Io, Rosalia N.
- Autore: Rita Alù
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2018
"Rosalia N". in cui N. intende riferirsi al cognome Novelli poiché il libro tratta della figlia di Pietro Novelli, detto il monrealese (1603 – 1647), il più famoso e rinomato artista del Seicento in Sicilia. Rosalia Novelli fu una pittrice a molti sconosciuta che ora grazie all’opera di Rita Alù viene alla ribalta ed è la seconda donna di cui si occupa l’autrice nelle sue opere. Il suo primo libro “Schiava e sorella” è la storia di una donna che per decisione del padre, fu costretta ad entrare in Monastero all’età di sette anni rimanendovi quasi tutta la vita.
In questo romanzo abbiamo un’altra donna che riesce invece ad emergere in una professione assolutamente insolita ed inusuale in quei tempi.
Il libro è frutto di ricerche su fonti documentarie di archivio ed ha quindi basi storiche anche se trattasi di una biografia romanzata. L’autrice ha scritto un libro con una scrittura scorrevole e di piacevole lettura in cui ogni parte si collega ad un colore, che accompagna la vita della protagonista.
Un romanzo storico ma anche di più, per il suo carattere autobiografico come si evidenzia dalla sua stessa intitolazione. Il lettore viene condotto nel narrato dalla stessa voce della protagonista che in prima persona, racconta la sua vita dal suo personale punto di osservazione, dalla sua interiore prospettiva.
Gli sfondi storici sono fedeli inserendosi nel filone del romanzo storico con una felice e riuscita commistione di Storia ed invenzione. Ci si immerge nel passato della terra di Sicilia, nel periodo delle epidemie di peste; la Novelli nacque nel 1628 appena dopo il ritrovamento delle ossa della Santa Patrona ritrovate nel 1625.
È il periodo delle rivolte popolari antispagnole del 1647 e di un’altra epidemia che portò via persone molto vicine a Rosalia Novelli, come il fratello ed il secondo marito. La sua infanzia era trascorsa nella bottega del padre, dove si ebbe manifesto il suo precocissimo talento a differenza degli altri figli del famoso pittore come ben scritto nelle annotazioni storiche in appendice. Ebbe quindi una formazione artistica atipica per una fanciulla di quel tempo, unita ad una formazione letteraria. Il matrimonio le si presentò come una opportunità di avere una adeguata collocazione sociale in un periodo in cui la società era fortemente patriarcale.
Nel libro vi è un alternarsi tra le vicende private della protagonista ed il periodo storico in cui visse. Peculiare tratto del romanzo è una costante presenza ed interesse dell’elemento femminile come la madre, una presenza costante anche se donna richiusa in un mondo diverso che non ebbe la possibilità di studiare ma che non interferì negli interessi della figlia. Ma Rosalia Novelli incontrò un’altra donna straordinaria, Anna Fortino, una pittrice ceroplasta a lei legata con un rapporto quasi filiale, la quale ne seguì il percorso artistico.
Il romanzo è un felice connubio di letteratura, storia romanzata tra vicende narrate e ricreate, risultato di un accurata ed attenta ricerca anche per quanto riguarda la descrizione dei materiali usati nella pittura, dando così l’impressione concreta al lettore di entrare in una bottega d’artista del Seicento.
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