Io, avvocato di strada di Massimiliano Arena

Da oltre dieci anni, l’avvocato Massimiliano Arena insieme a tanti suoi giovani colleghi offre assistenza legale gratuita a migliaia di persone che vivono ai margini della società: immigrati sfruttati, uomini e donne senza dimora, traditi dalla vita e privati della dignità che camminano per le strade del nostro paese tra l’odio e l’indifferenza dei più.
Sono questi i volti senza nome che ogni giorno si scorgono all’ingresso della stazione di Foggia davanti allo sportello degli Avvocati di strada, il più grande studio legale italiano che è anche quello che fattura meno.

Nel libro Io, avvocato di strada, Massimiliano Arena raccoglie le testimonianze di molti di loro raccontando come, attraverso battaglie legali e vicinanza umana, sono state restituite a migliaia di persone la speranza, la dignità e un posto nel mondo.
L’autore racconta come e perché ha scelto di abbracciare questo progetto, così controcorrente in un mondo sempre più avido e cinico.
Il giovane Massimiliano intraprende gli studi in giurisprudenza ma ben presto si scontra con un ambiente arrivista e altamente competitivo a cui sente di non appartenere. L’insoddisfazione e la voglia di ricercare un senso alla propria vita che non riesce ad ingabbiare in un futuro preconfezionato, lo porteranno a partecipare a varie missioni umanitarie nell’America latina, dove lavorerà assieme ad altri per poi destinare i salari a popolazioni bisognose. Seguiranno viaggi in Africa dove tra la povertà assoluta imparerà il “distacco dal superfluo” e troverà la bussola della sua vita. Così, con le tasche vuote ma con l’anima piena, ritornerà a Foggia quando capirà che c’è un’Africa dopo il mare e una prima del mare, a venti minuti da casa sua.

Io, avvocato di strada è un libro intriso di umanità e di vita vera. Massimiliano Arena, con il coraggio di chi non ha paura di essere controcorrente, racconta di come la solidarietà e la tutela dei diritti umani, denigrati da molti slogan del momento, abbiano riempito di senso la sua professione e la sua esistenza e di come questi valori possano essere ancora la stella polare per la costruzione di una società diversa.
Una voce fuori dal coro che invita i giovani di oggi a trovare il coraggio di guardare oltre gli stereotipi imposti, mettersi in viaggio, buttarsi nel mondo tra gli ultimi, ribellandosi a quella che Arena definisce una lunga e spensierata eutanasia esistenziale; proprio come i tanti giovani dell’associazione Avvocati di strada che da anni lottano per i diritti degli invisibili al fine di restituire loro la dignità perduta.
Sono loro, senza dubbio, l’Italia migliore, quella bella e forte, portatrice sana di luce.
Non l’Italia che ha paura ma l’Italia che sogna.