Io e Dante
- Autore: Renzo Giacopini
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2017
Renzo Giacopini nasce a Pescantina in provincia di Verona, si laurea in ingegneria e lavora alla Sirti fino al pensionamento, dopo aver viaggiato in lungo e in largo per il mondo. Ha, però, un segreto che si chiama Dante e che si porta dietro lungo il corso della sua vita. Dante lo tallona strettamente anche nelle fasi più tecniche della sua carriera e commenta con le sue terzine gli episodi più salienti che hanno segnato il suo cammino. Renzo Giacopini, ormai libero cittadino del mondo, riprende la lettura della “Commedia” e dà vita ad alcuni libri unici per lo stile e per il contenuto, “Tutte le donne della Commedia”, “Le preghiere della Commedia” e ora questo lungo racconto autobiografico, “Io e Dante”. È una sorpresa molto piacevole, una scommessa letteraria che pone Giacopini sulla soglia degli scrittori emergenti.
Le vicende della sua vita, dall’infanzia felice e spensierata passata a Pescantina fino agli anni goliardici dell’Università a Padova, vengono presentate precedute o seguite dalle terzine dantesche che sono sempre appropriate alle vicende alle quali fanno da cornice.
Per Renzo Giacopini Dante è il proprio alter ego che mette in mostra la sua fine ironia su tanti personaggi che hanno attraversato le sue vicende, ricavandone a volte maschere della commedia italiana, con il garbo e la leggerezza che contraddistinguono il suo racconto.
Lo stile della sua scrittura è unico perché richiama alla mente il Guareschi di “Mondo Piccolo” e il Flaiano del “Diario degli errori”, ed invece è lui ad aver dato la sua connotazione a un periodare che sembra lontano dalle ricercatezze letterarie ma che, invece, è volontariamente colloquiale. Ed è così che il racconto si fa amichevole, malinconico o ironico e laddove magari altri scrittori sarebbero melodrammatici Giacopini riesce a trasmettere una grande emozione, con la stoicità del proprio sentimento, come nel Commiato finale dedicato alla moglie.
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