Io sono Bianca di Giorgio PCA Mameli

Bianca è una donna bellissima: alta, slanciata, fisico da capogiro, capelli castani lunghi fin giù la schiena. Non si può rimanere indifferenti, proprio come il suo analista che la attende due volte la settimana per la consueta seduta. Si chiedeva, ogni volta che accoglieva Bianca, perché chiunque frequentasse il suo studio raccontasse di se stesso, mentre per lei non era così, era l’opposto. Con il suo sguardo penetrante capace di leggere ogni emozione, lo sottoponeva ad una sequenza infinite di domande.
Bianca è una donna piena di fascino: ama i libri e conosce le tecniche per restaurarli, apprezza gli oggetti d’arredo retrò specie quelli in argento come il colore della luce, e si occupa di design di lampade da tavolo e soffitto. Tutte le volte che si presenta in studio pone la solita domanda: si interroga se deve accettare la proposta di matrimonio di Riccardo, un giovane avvocato suo compagno da ben sette anni. Avrebbe potuto dirgli da subito di sì, ma avrebbe dovuto celare i suoi segreti. Sarebbe giusto? I segreti le appartengono e non può non condividerli con l’uomo che l’ama. Il primo è nascosto nel suo nome, quello vero era un tempo Giacomo.

Se racconti chi sei e da dove vieni e chi eri, il rischio che corri, al minimo, è di essere strumentalizzata e di diventare un fenomeno da baraccone.

Sorprendentemente coinvolgente è la storia narrata ne Io sono Bianca di Giorgio PCA Mameli (Giraldi Editore, 2019), autore nato a Milano, ma sardo d’origine. Ha pubblicato diversi racconti in varie antologie e il romanzo Mia madre mi ha abortita quando avevo 56 anni per la Giraldi Editore. La vita che Bianca narrerà a noi lettori è quella di un adolescente dal passato tristissimo non ancora del tutto cosciente di ciò che percepisce del suo corpo. Un ragazzino appena uscito da una miniera buia e nera e che non riesce a staccare gli occhi dalla luna.

E io mi sentivo splendente, come la luna che mi stava davanti e mi piantava i suoi raggi nell’anima.

Usurpata da un corpo che non era il suo, si sentiva come un Minotauro, e man mano sempre più consapevole di dover diventare una donna.

Perché a noi capita di essere dentro un corpo sbagliato ? Non era mio in nulla quel corpo.

Le prime esperienze via da casa, la strada, il lavoro che non poteva mai arrivare e la prostituzione perché lì sulla strada non ci licenziava nessuno, la droga e il carcere per anni durante i quali si laurea. Discriminazioni, umiliazioni, sentimenti, sofferenze e tanta solitudine. L’emergere di se stessi spesso passa attraverso una lotta impari di cadute, di lacrime e piccoli passi nel rialzarsi. Un calvario, quello raccontato da Bianca, del quale siamo spettatori passivi anche nelle nostre realtà, dimenticando quante sofferenze fisiche e morali, dubbi e paure, si devono affrontare nella scelta di cambiare se stessi, una scelta sentita e naturale, nella continua ricerca della vera identità.
Io sono Bianca è un romanzo che tocca il cuore, porta a riflettere e trasmette un messaggio realmente potente.