Isabella da Venosa
- Autore: Arturo Bascetta
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Quest’anno ricorre il 550° anniversario dalla fondazione del Castello di Venosa, erroneamente detto "Aragonese". Il castello fu voluto dal padre di Isabella, il duca Pirro del Balzo, e le sue vicende sono narrate tra le pagine del libro Isabella da Venosa di Arturo Bascetta, inserito nella fortunata collana dedicata a "Le Regine di Napoli" pubblicata dalla casa editrice ABE Napoli (2020).
La figura di Isabelle de Baucio, figlia del duca d’Andria Pirro del Balzo e di Maria Donata Orsini di Venosa, è forse ancora troppo poco conosciuta. Eppure, la sua fu una vita intensa, che l’ha vista protagonista, suo malgrado, di vicende personali sfortunate, sì, ma di grande rilievo storico per il Regno di Napoli (fu regina nel 1496) ed estremamente significative per il suo tempo.
Già il giorno della sua nascita, il 24 giugno 1465, fu un evento infausto di per sé: un parto trigemellare, da cui un maschietto nacque morto e una femminuccia spirò dopo pochi giorni; Isabella fu la sola a scampare alla sciagura.
Al dolore e alla preoccupazione per un’insperata salvezza in seguito alla morte dei fratellini, si aggiunse il problema dell’allattamento, avendo l’infantina una bocca così piccola che fu difficile trovare una nutrice col seno adatto.
"Il principe Pirro fece quindi ricercare una bàlia in tutto lo suo stato, per trovar donna aver piccol pupegno, ch’avesse questa figlia ben lattato."
Le ricerche furono estenuanti, ma alla fine si trovò quella giusta, una nutrice di Minervino, col capezzolo adatto per allattare la duchessina di Venosa.
Poco prima che Isabella compisse 18 anni, era il 1483, divenne promessa sposa di Francesco d’Aragona, l’ultimo dei sei figli legittimi di Re Ferdinando I di Napoli. Vi rimase fidanzata per tre anni, con tanto di contratto matrimoniale e di titolo acquisito di duchessa di S. Angelo del Monte, finché giunse la morte prematura del principe; allorché, Re Ferrante I pensò bene di consegnare Isabella in sposa all’altro suo figlio maschio, il terzogenito, il principe Federico, sempre per il sol scopo di assicurare alla Corona la fedeltà dei del Balzo.
Il tormento della sfortuna sembrava, così, avere fine per Isabella, dopo averla perseguitata da "fanciulla, iovenetta et maritata": il 28 novembre 1486 sposò, in seconde nozze, Federico I di Napoli, e dalla loro unione nacquero cinque figli.
Tra le pagine, le vicende narrate sulla vita di quella che verrà ricordata come la "Regina triste", Isabella del Balzo, l’ultima regina della dinastia aragonese, e sul suo infinito peregrinare sono tante.
Il libro Isabella da Venosa di Arturo Bascetta convince appunto perché ogni pagina di storia diviene pagina di vita quotidiana. Tra i meriti dell’autore, infatti, vi è quello di aver profondamente umanizzato pagine sepolte tra archivi e di vicende biografiche, spesso considerate barbose e pleonastiche; accompagnando, anzi, il lettore in un viaggio, attraverso i sottintesi del Rinascimento, appassionato e raro.
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Un libro perfetto per...
Agli amanti della storia medievale e rinascimentale italiana, ma non solo; agli appassionati di biografie e ai curiosi a cui piace scoprire sempre nuove vite ed eroine.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Isabella da Venosa
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