L’albero di Anne - Irene Cohen
- Autore: Janca e Maurizio Quarello
- Genere: Libri per bambini
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Orecchio Acerbo
- Anno di pubblicazione: 2010
I bambini si spaventano se si parla loro di storia non troppo lontana, di Shoah, il più grande dramma del secolo scorso? Gli autori di questo libro pubblicato dalla sensibile ed intelligente casa editrice per bambini "Orecchio acerbo" pensano di no; hanno scritto e illustrato una delicata storia, che ha per protagonista un albero, un ippocastano, che si immagina la giovane Anna Frank vedesse dal lucernario della soffitta di Amsterdam, in Olanda, in cui fu rinchiusa con la sua famiglia il 6 luglio del 1942. Nei due anni in cui Anna fu prigioniera in pochi metri, l’unica realtà esterna che potesse scorgere e che fosse in grado di darle il senso del passare delle stagioni, l’unica parte di natura che le fosse concesso guardare era proprio l’ippocastano del giardino al numero 263 di Prinsengracht, nella città di Amsterdam...
"Il nostro ippocastano è in piena fioritura dalla testa ai piedi, pieno di foglie e molto più bello dell’anno scorso". Sono parole che la tredicenne Anna aveva scritto nel suo diario, divenuto celebre dopo la sua morte per tifo e disperazione avvenuta nel lager di Bergen-Belsen; l’albero, dopo sessanta anni è ancora lì, un po’ malconcio, ma quando verrà abbattuto, un piccolo ramo prenderà il suo posto perchè la memoria del dramma a cui ha assistito non si perda.
Una grande poesia pervade questo album illustrato con grazia e con rigore. Consigliato a bambini della scuola primaria, con coraggio, purchè insegnanti colti e sensibili sappiano stare al loro fianco mentre esplorano la storia senza censure preventive.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’albero di Anne - Irene Cohen
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Concordo vivamente sull’attenzione che i docenti dovrebbero mettere nel far accostare i ragazzi a questo libro. La necessità che questo avvenga "senza censure" è fondamentale, perchè un fatto storico così importante non dovrebbe perdersi col trascorrere degli anni e delle generazioni. La realtà cruenta della Shoa e il suo impatto umano fanno si che rimangano impresse queste immagini bellissime, ma soprattutto la storia che raccontano.