L’albero di Millì di Annalisa Venditti

“L’Albero di Millì” di Annalisa Venditti è una favola moderna per un pubblico maturo, con una terminologia un po’ retrò, da leggere tutta d’un fiato, oppure un capitolo al giorno, seguendo le indicazioni dell’autrice.

In un’immaginaria cittadina americana - sotto il cui nome di fantasia però si nasconde l’italianissima Sondrio - il vecchio John, la notte di Natale, sfida un tempo da lupi per recarsi alla stazione di polizia a raccontare una strana storia che a tratti si confonde con la leggenda. La morte dell’anziano farmacista del paese gli ha fatto tornare alla mente ricordi che credeva ormai seppelliti nel suo cuore: la storia d’amore di due ragazzini, una terribile tempesta di neve, una caverna dalle pareti dipinte dove strani simboli rimandano a viaggi in terre lontane. Soprattutto ripensa alla vecchia Millì, muta e con tutti i capelli bianchi, nota ai ragazzini del paese soprattutto per il suo splendido albero di Natale sul quale ogni giorno compariva una pallina nuova e diversa.
Sotto le feste di fine anno, quando il tempo sembra scorrere più lento e ci assale la nostalgia dell’infanzia, ci possiamo fermare a leggere un racconto che al sapore dolce di certe storie antiche unisce il gusto amaro che il destino talvolta sa dare alla vita.

Infanzia e vecchiaia, amore e solitudine, incomprensione e curiosità sono solo alcuni degli ingredienti di questa dolce storia illustrata da splendide cartoline italiane e americane dei primi del ’900.