L’allegria degli angoli di Marco Presta

La realtà economica e lavorativa italiana è estremamente complessa e sono i giovani a pagarne le peggiori conseguenze. I ragazzi tra i 20 e i 35 anni, infatti, dopo aver passato buona parte del loro tempo a studiare per potersi costruire il tanto agognato “futuro migliore” si ritrovano invece con un pugno di mosche in mano, spesso sottopagati se non totalmente disoccupati. È questa la situazione che, con acuta osservazione e spiccata ironia, descrive Marco Presta ne L’allegria degli angoli (Einaudi, 2016).

L’autore del libro racconta la realtà italiana attraverso gli occhi di Lorenzo: trentaduenne, geometra, disoccupato. La sua situazione lavorativa subisce una battuta d’arresto dopo essere stato licenziato da uno studio di architetti. Da quel giorno, nonostante i molteplici colloqui, non riesce a trovare un altro lavoro che possa considerarsi onesto, tantomeno in linea con il suo titolo di studi. Così Lorenzo inizia a sbarcare il lunario come può: un giorno si improvvisa imbianchino, l’altro traslocatore. Come se non bastasse il giovane sente la mancanza di un amore, una persona che sia in grado di stargli accanto e fargli sentire meno il peso del periodo che si trova ad affrontare. Per fortuna ha una mamma premurosa e degli amici presenti. Sarà proprio Giuliano infatti, l’amico “trafficone” con le mani in pasta in un sacco di affari, a trovare a Lorenzo un lavoro che, per quanto bizzarro, gli permetterà di tirare avanti.

L’allegria degli angoli è un romanzo amaramente realistico. Il lettore non fatica affatto a immergersi nel mondo del protagonista. La frustrazione, la paura e lo sconforto di Lorenzo rappresentano quelli di milioni di persone che si trovano in una situazione analoga. Tuttavia, il protagonista non sprofonda mai nella totale rassegnazione. Un evento inaspettato, una chiacchierata che fa riflettere o semplicemente un ricordo piacevole danno al testo quel tono altalenante che, a mio parere, è assolutamente caratteristico dell’animo umano. Non va sempre tutto bene, ma non può neppure piovere per sempre.
Un romanzo che scatena sentimenti contrastanti: dalla repulsione alla compassione, dall’ironia all’amarezza, dall’unione alla separazione. Così Marco Presta riesce, in queste pagine, a raccontare frammenti di vita di ognuno di noi.