L’amante di Chopin
- Autore: Rita Charbonnier
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Marcos y Marcos
- Anno di pubblicazione: 2023
Dopo aver pubblicato con successo il romanzo La sorella di Mozart, la meno famosa Nannerl, la musicista/attrice/sceneggiatrice Rita Charbonnier pubblica per Marcos y Marcos questo romanzo ricco di spunti, storici, biografici, musicali, psicologici, politici, teatrali: i due personaggi straordinari, protagonisti dello scenario culturale europeo, George Sand e Fryderyk Chopin, emergono dalle pagine del libro con una evidenza che ce li rende vicini, tante sono le sfaccettature e gli sguardi affettuosi che l’autrice dedica loro facendoci entrare nel vivo della storia della Francia di primo Ottocento, fino allo scoppio della rivoluzione del 1848 che cambiò la situazione politica non solo della Francia.
George Sand, la scrittrice che prediligeva abiti maschili, che si poneva in modo decisamente anticonformista nella società parigina del tempo, che scriveva guadagnandosi da vivere con i suoi numerosi romanzi, moglie divorziata da Casimir, da cui aveva avuto due figli, Solange e Maurice, che avranno grande spazio nella narrazione; donna forte, determinata, aperta ad ogni tipo di relazione sentimentale, anche femminile, la ormai matura Aurore, questo l suo vero nome, inizia a frequentare il più giovane musicista di successo, il polacco Chopin, che riscuote enorme successo per le sue straordinarie composizioni pianistiche.
Rita Charbonnier ricostruisce con minuziosa precisione tutte le tappe che per quasi dieci anni terranno uniti i due geni; vivranno insieme in un continuo girovagare tra Parigi, Palma di Maiorca, la tenuta in campagna di Nohant dove soggiornano per lunghi periodi; Chopin però è ammalato, forse di tisi, certamente di croniche bronchiti che lo lasciano spossato, malinconico, sofferente, impedendogli spesso di esibirsi in pubblico di cui è il beniamino.
Nel loro entourage si muovono diversi personaggi, artisti, attori, musicisti: Eugène Delacroix, Dumas, Lizst, De Musset ed altri meno noti ma che formano, intorno a Madame Sand e Frederic, una sorta di corte adorante; il rapporto tra i due attraversa fasi diverse, soprattutto per la presenza dei figli di lei: la piccola Solange cresce e si affeziona in modo quasi morboso a Chopin,“ Chip Chip”, come lo ha soprannominato, instaurando con sua madre un rapporto di rivalità che diverrà oltremodo violenta; Maurice invece, legatissimo alla madre, sensibile e colto, non nutrirà alcuna simpatia per il musicista che le ha sottratto l’amore materno e che si è installato da padrone nella loro piccola famiglia. Entrano in scena tanti personaggi: la nipote Augustine, nei confronti della quale Solange avrà una gelosia accecante; lo scultore Auguste Clésinger, che si introduce con insolenza nelle loro vite; l’amica Carlotta, moglie del console spagnolo, che rimarrà sempre fedele all’amica Aurore, e ancora la famiglia polacca di Chopin, che li raggiungerà per ritrovare il musicista fuggito dalla sua terra da troppi anni.
Charbonnier ci descrive le abitudini alimentari, cioccolata per lui e pollo di gallina, il sigaro che fuma incessantemente Aurore, gli abiti, i dettagli delle loro scelte: Chopin sempre elegantissimo, accurato, anche nei momenti di profonda spossatezza, con un fazzoletto che tiene sempre taschino e che estrae con le mani dalle dita affusolate e morbide, malgrado siano quelle che si misurano con i tasti dei preziosi pianoforti Pleyel, che lo seguono nei suoi vari spostamenti: lui è un elegante conservatore. Aurore invece spesso in pantaloni, camicia e cravatta, trasgressiva ma elegante, con colorate fusciacche a guarnire le sue preziose mise.
La mano della musicista si sente tuttavia in alcune pagine del libro, le più intense, quelle del vero amore che legò la scrittrice al suo amato “piccolo Chopin”:
La musica va dritta ai sentimenti, parla solo con loro, e Chopin possiede una capacità di parlare ai sentimenti di Aurore che nessuno ha e ha mai avuto . Chopin si muove nella profondità della psiche; è un Poseidone che invita a immergersi nell’ignoto e nell’inconoscibile, e per godere ancor meglio di quel miracolo Aurore si abbassa fino a terra, si siede sul pavimento, si insinua sotto la cassa del pianoforte, si sdraia e chiude gli occhi.
Un libro pieno di riflessioni sulla musica, sulla genialità di questo giovane uomo malato, sulle sue straordinarie composizioni, alcuni dei celebri Notturni li compose nel freddo e nella umidità di Palma de Maiorca, sull’amore nutrito per George Sand che lo accudì, lo amò, lo apprezzò, e poi la loro storia finì in modo triste e banale, per colpa forse di altri.
Chopin non era mai uguale a sé stesso, ma è unico e riconoscibile; peccato però che viva la creazione con un tale strazio.
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