L’amica perfetta di Teresa Driscoll

Trovare una bella amicizia è una cosa speciale, ma spesso le persone si rivelano diverse da come le crediamo e tradiscono le nostre aspettative. Tendiamo sempre a valutare gli altri in base a come siamo noi stessi, così non possiamo immaginare che qualcuno sia insensibile o abbia cattive intenzioni e scopi reconditi.

Nel libro L’amica perfetta (Newton Compton, 2019, trad. T. Dobner e G. Lupieri), Teresa Driscoll cerca di indagare i vari aspetti del male che si annida dentro di noi: male che può essere difficile da individuare proprio perché non vogliamo credere che esista, male che può essere insito nella natura di una persona o fatto a fin di bene in nome dell’amore.
Nello scorrere della trama Teresa Driscoll affronta vari temi delicati che possono intrecciarsi nella vita di chiunque in modo così pressante da stravolgerla completamente. E a volte sono proprio i desideri delle persone che si rivelano il loro peggiore nemico.

Sophie ha una vita perfetta, un figlio, una casa in un posto che ha molto desiderato al punto da lasciare il lavoro e trasferirsi, persuadendo il marito che per accontentarla si trova ad affrontare le fatiche più gravose. La felicità che Sophie attendeva però non è arrivata, come il secondo figlio a lungo cercato, e l’amicizia con Emma le sembra essere la soluzione giusta, quello di cui ha bisogno.
L’amicizia tra Sophie e Emma e i loro bambini Ben e Theo si dipana nel libro in un prima apparentemente sereno e un oggi pieno di angoscia, mentre Sophie si trova in treno per raggiungere l’ospedale dove i bambini sono ricoverati per un grave incidente.

Sophie, all’inizio depressa e insicura, troverà nell’affrontare questa vicenda una determinazione inaspettata. Perché le situazioni e le persone ci possono riservare sempre molte sorprese. Noi stessi compresi.