L’amica sconosciuta
- Autore: Amy Gentry
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Garzanti
- Anno di pubblicazione: 2019
Può ben essere catalogato come un prodotto narrativo sviluppato nel contesto delle polemiche sollevate dalla campagna femminista internazionale Me Too il secondo romanzo di Amy Gentry, L’amica sconosciuta (Garzanti, giugno 2019, traduzione di Paola Bertante, 18.90 euro). Uno dei contenuti, infatti, è un’articolata vendetta femminile rispetto a molestie, abusi e compromessi sessuali nel mondo dello spettacolo. Nasce da quello scenario, per poi dirigersi verso una dimensione da thriller psicologico puro, tanto congeniale alla scrittrice americana, che vive col marito e il piccolo Hal ad Austin, nel Texas. Vanta un dottorato in lingua e letteratura inglese nell’università di Chicago, ha collaborato come critico culturale con diverse testate e di recente ha conquistato una fama planetaria col folgorante psico-romanzo d’esordio La ragazza del passato, apprezzato nei siti di lettura statunitensi col massimo dei voti: cinque pallini di gradimento. In Italia è stato pubblicato sempre da Garzanti, nel 2017. In quella storia, il ritorno in famiglia di una ragazzina rapita otto anni prima – che bussa alla porta di casa, cresciuta e profondamente diversa - invece di rendere felice la mamma, la getta progressivamente in una condizione di grande difficoltà.
Di fatto, anche lo sviluppo della nuova trama parte da certe premesse – la vendetta, la rivalsa di genere – ma vede via via la protagonista finire in preda alla confusione, al disincanto, al dubbio atroce.
Dana Diaz, ventotto anni, chiare origini ispaniche, è alta solo 1 metro e 63 compreso il tacco dieci d’ordinanza, ma il formato mini è corredato da un set di bocce di qualità. “Facci vedere le tette” le gridano voci maschili arrochite da superalcolici scadenti, nel locale texano di bassa lega dove si esibisce come cabarettista.
Bassina e mora, Dana è l’esatto contrario di Amanda, la ragazza che le si materializza accanto dopo lo spettacolo. Dice d’essersi da poco trasferita da Los Angeles, dove ha tentato invano di fare l’attrice. L’indubbia avvenenza le aveva concesso di collezionare qualche provino senza esito e le squallide avance di farabutti con le mani lunghe, che promettevano una carriera brillante nello star system se solo avesse fatto la carina con loro.
A Dana è capitato lo stesso. Ricorda ancora con disgusto la serata terribile in balia di Neely, un comico famoso che avrebbe potuto aprirle prospettive importanti.
Ad Amanda, che la seguiva poco prima tra il pubblico, è piaciuto come la moretta abbia replicato ad un macho disturbatore, umiliandolo. Per questo ha voluto incontrarla, proponendole di ribaltare i ruoli rispetto agli uomini. Si tratta di rovesciare addosso al sesso forte la “merda” che loro due avevano dovuto ingoiare. “Tanta merda” è l’augurio che si scambiano gli attori prima di andare in scena, ma diventa secondo gli intenti di Amanda un progetto di revanche nei confronti del mondo maschile.
È anche un’ottima informatica e conta di usare questa perizia per invertire il ruolo carnefice-vittima tra i due sessi, scambiandosi anche i persecutori. Infatti, contatta Neely, intercettando in rete la richiesta dei servizi di una massaggiatrice, inoltrata dall’Hotel per conto del facoltoso cliente. Abbigliata nel modo giusto, truccatissima e procace, non deve nemmeno spendersi troppo per video-riprendere il comico in una situazione imbarazzante. La minaccia della diffusione della registrazione basta a costringere l’uomo a lasciare in tutta fretta Austin, con la coda tra le gambe, per paura d’essere “sputtanato” via social.
Realizzata la prima vendetta, chiede all’amica Dana di riservare lo stesso trattamento all’ex datore di lavoro, da cui era stata licenziata quando lavorava da programmatrice, per aver respinto certe pesanti attenzioni dell’uomo. Amanda aveva pure vinto una causa per molestie sessuali, ma senza soddisfazione.
Il piano che riguarda mr. Branchik è più complesso, si sviluppa in sua assenza e coinvolge la moglie incinta. Amanda sostiene che dovranno far leva sul “vizietto” del cattivo soggetto che le ha fatto tanto male: l’esibizionismo-voyeurismo su internet.
Dana riesce introdursi in casa B. travestita da donna delle pulizie, inviata da un’agenzia di servizi interinali. Si denuda, a parte una sgargiante parrucca bionda e scatta selfie in giro, evitando di riprendere il volto. Si eclissa in tempo, prima del rientro di Branchik e gli scatti vengono inoltrati anonimamente alla signora Brenna, per scatenare una reazione contro il marito.
È solo l’inizio di una serie di vendette, entrambe le ragazze sono attrici e questo favorisce le messe in scena progettate, ma Dana si accorge di ritrovarsi in una specie di rete, dalla quale stenta ad uscire. È “costretta” a fare del male a qualcuno, che lo meriti o meno, per compiacere una donna che si sta rivelando estremamente calcolatrice. Il confine tra l’occhio per occhio e la paranoia può essere sottile.
Tutto questo dove sta portando la giovane ispanica?
L'amica sconosciuta
Amazon.it: 9,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amica sconosciuta
Lascia il tuo commento