

L’amore ai tempi della neve
- Autore: Simon Montefiore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Corbaccio
- Anno di pubblicazione: 2013
“È la scuola migliore di Mosca, pensava Andrej Kurbskij la mattina del suo primo giorno alla Scuola 801 di via Ostozenska. E per qualche strepitoso miracolo, sono riuscito a farmi ammettere!.”
Nella primavera del 1945, appena terminata la II Guerra Mondiale, in Unione Sovietica la scuola collettiva Iosif Stalin, diretta da Kapitolina Medvedeva, devota comunista, accoglieva tra i suoi alunni i figli delle famiglie più eminenti del Partito Comunista Sovietico. Andrej, nonostante suo padre Peter fosse stato considerato un Nemico del Popolo, condannato all’esilio per 25 anni “senza diritto di corrispondenza”, ora poteva considerarsi amico degli scolari più famosi della scuola che annoverava tra i suoi studenti anche i figli del dittatore comunista. Non era stato lo stesso Stalin a dire che le colpe dei padri non sarebbero mai ricadute sui figli?
- Sarafina Romaskina figlio dello sceneggiatore Constantin e dell’attrice Sofja;
- Georgij Satinov figlio di Hercules, membro del Politburo, segretario del Comitato centrale, vicepresidente del Consiglio dei ministri;
- Marina Dorova, figlia di Genrich Dorov, ministro del Controllo di Stato;
- Nikolaj Blagov, figlio dell’ambasciatore Vadim
- Rosa Sako, figlia del Maresciallo Boris Sako, comandante dell’Aeronautica Sovietica
Facevano tutti parte della gioventù dorata moscovita.
I ragazzi appartenevano al Club degli Inguaribili Romantici, club segreto che inneggiava al poeta, saggista, scrittore e drammaturgo Puškin.
“Ci sentiamo soffocare in un mondo incolto, retto dalla scienza e dall’organizzazione, dominato dalla fredda macchina della storia.”
I padri di questi sognatori con la testa tra le nuvole, portavano addosso il potere dello stato sovietico come Hercules Satinov perfetta personificazione della tverdost, la durezza, la principale virtù sovietica.
Nella capitale si stava preparando la grande Parata della Vittoria, presieduta da Stalin in persona. La guerra era finalmente terminata, tutti erano convinti che dalle macerie ancora visibili in città sarebbe emersa una Russia migliore, dove la vita sarebbe stata più facile.
“Ma questo dipende solo da un uomo, il cui nome non viene mai pronunciato dalle persone prudenti, se non in frasi di elogio reverenziale.”
Il giorno stesso della Parata della Vittoria, il 24 giugno 1945, mentre la pioggia cadeva implacabile sui soldati, i carri armati, i cavalli e la folla di moscoviti sulle strade, un ragazzo e una ragazza, entrambi allievi della Scuola 801 di via Ostozenska, sono stati trovati morti su di un ponte.
“Questi morti non competono alla polizia normale ma agli Organi, alla polizia segreta, che subito si chiederà: È omicidio, suicidio o cospirazione?.”
L’autore Simon Montefiore, i cui romanzi e saggi sono tradotti in 35 paesi riscuotendo un ampio successo di critica e di pubblico, ambienta il suo ultimo avvincente volume in quest’epoca di caccia alle streghe e cospirazione nella quale “tutto è cospiratorio. Perfino fare un picnic o leggere una poesia”. Perfetta è la ricostruzione storica e l’atmosfera della Russia staliniana del secondo dopoguerra, la cui élite abita a Palazzo Granovskij “edificio color rosa confetto noto anche come la Quinta casa dei sovietici” e che viaggia in lussuose automobili firmate Cadillac, Packard, Rolls - Royce o Mercedes cabriolet. Forte appare il contrasto tra le eroiche gesta di un gruppo di giovani idealisti e le teorie dei loro genitori.
”Vogliamo vivere nell’amore e nel romanticismo.”
Ambientato tra la classe dirigente del Cremlino negli anni dello stalinismo L’amore ai tempi della neve (titolo originale del volume One Night in Winter) “non è un romanzo che parla di politica ma di vita privata” precisa lo scrittore, che è stato corrispondente estero a Mosca negli anni Novanta e quindi testimone del crollo dell’Unione Sovietica, nelle pagine finali del volume.
Il libro che mescola abilmente personaggi realmente esistiti con altri di fantasia, contiene tra le sue pagine alcuni protagonisti e famiglie già apparse nel bestseller Sasenka, che ha conquistato alcuni anni fa i cuori di tanti lettori.
The Bookseller ha definito il romanzo avvincente e commovente. Del resto gli antenati di Montefiore fuggirono in Inghilterra dalla Russia degli Zar agli inizi del XX Secolo, trasmettendo al pronipote la curiosità e la passione per il mondo russo. Quella stessa curiosità e passione che lo scrittore, che ora vive a Londra con la moglie e i due figli, sa evocare nel lettore.
“Cosa conviene dire? Cosa è meglio tacere? Se sbagli, ci rimetti la testa. E non solo tu, ma la tua famiglia, i tuoi amici, chiunque abbia un legame con te. È come una cordata di alpinisti: se cade uno, cadono tutti”.

L'amore ai tempi della neve
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I tre aggettivi che userei per descrivere questo libro sono : appassionante, coinvolgente e intrigante. Un romanzo ambientato in Russia ai tempi di Stalin con molti personaggi le cui vicende si intrecciano, si mescolano ma non si perde mai il filo della storia. Ogni personaggio è ben definito e anche la sua vicenda è chiara e lineare. La storia, che l’autore ha saputo narrare in modo impeccabile, si sviluppa in maniera straordinaria, non è mai scontata. Un libro che ti sorprende a ogni riga.