L’amore fa i miracoli. Tra le pagine dei grandi romanzi di Don Paolo Alliata

Non solo, la letteratura è il giardino in cui Dio respira di nascosto, ed è questa la grande rivelazione del saggio: L’amore fa i miracoli (Ponte alle Grazie Editore 2024, Collana “Saggi”, Prefazione di Isabella Guanzini) scritto da don Paolo Alliata, sacerdote della Diocesi di Milano, dove è nato nel 1971, che conduce il lettore “Tra le pagine dei grandi romanzi”, come recita il sottotitolo del testo.
Don Paolo Alliata, dal 2019 responsabile del Servizio per l’Apostolato Biblico per la Diocesi di Milano e dal 2022 rettore del liceo Montini di Milano, ha dedicato questo volume:

“Agli studenti, ai docenti e ai genitori del Liceo Montini, con tanta gratitudine per l’avventura che condividiamo”.

Don Paolo, laureato in Lettere classiche, da sempre cerca di raccontare, nella predicazione e negli scritti, il grande “Mistero cristiano” ricorrendo a immagini e temi tratti dalla letteratura e dal cinema. Tutti gli appassionati di letteratura di ogni tempo, che hanno pianto per la tragica fine di Anna Karenina, hanno riso di cuore davanti alle stranezze dei vari componenti della famiglia Ginzburg, ritratti da Natalia Ginzburg nel romanzo autobiografico Lessico famigliare, o sono rimasti coinvolti dalle vicende di sette generazioni della famiglia Buendía, protagonista di Cent’anni di solitudine del Premio Nobel colombiano Gabriel García Márquez, si sono mai resi conto che la letteratura ci insegna ad amare, è una maestra di sentimenti, una fonte di sapienza?
Dio respira di nascosto, sia tra le pagine dei grandi classici, sia sul grande schermo, perché la Parola di Dio respira in ogni angolo del Pianeta. Nasce così un nuovo modo di predicare che coinvolge ragazzi e adulti ed è utilissimo per spiegare la fede, l’amore, l’umanità e la pazienza.
Nel testo, don Paolo offre a chi legge sei stelle, ovvero sei libri indimenticabili, che dovrebbero far parte del bagaglio culturale di ciascuno di noi. Libri “luminosi” capaci di fare breccia nel buio del nostro presente, dove la speranza fatica a prendere il volo.
Sono alcune voci della grande letteratura moderna e contemporanea che hanno saputo fendere l’abisso, hanno avuto il coraggio di dimorare in esso e dargli voce, estraendone infine, come sapienti minatori, punti di luce per tutti.
Sono voci capaci di risvegliarci alla consapevolezza di ciò che siamo o che dovremmo essere. Voci che ci ricordano ogni volta, nonostante la malinconia e l’inverno dei cuori, gli inganni del potere e la fame di accumulo, la violenza e la disumanità che ci circonda, che siamo tutti in cerca di un amore che ci faccia risorgere. Perché l’amore, fa davvero i miracoli.
I libri sono: Gli aquiloni di Romain Gary, Stoner di John Williams, L’insostenibile leggerezza dell’essere di Milan Kundera, Resurrezione di Leone Tolstoj, Furore di John Steinbeck, Diario di un dolore di C. S. Lewis.

Il fil rouge che lega questi sei romanzi, tutti capolavori della letteratura mondiale, è l’amore.
Tra i sei romanzi soffermiamoci un attimo su Stoner, edito nel 1965 dello scrittore statunitense John Edward William, riscoperto alcuni anni fa, considerato uno dei più grandi romanzi americani del XX Secolo.
Di Stoner rimane poca traccia, ci dice l’incipit del romanzo. Ma alla fine della lettura saremo consapevoli che ciò non toglie nulla alla ricchezza di quest’uomo discreto e buono, ricercatore universitario, studioso e docente di letteratura, che ama con devozione e rispetto.

“Come a dire: la grande letteratura è un invito a vivere davvero, è un sentiero che introduce all’avventura di diventare davvero vivi”.