L’amore umano
- Autore: Andrei Makine
Lo scrittore franco russo, già noto per Il testamento francese, propone questo romanzo difficile, ambientato tra Russia e Africa, raccontandoci del colonialismo e del post colonialismo, dell’appoggio dei Russi ai regimi marxisti in Africa, dei sogni rivoluzionari degli anni sessanta, di Che Guevara giovane e idealista, del tentativo di un angolano nero, Elias, di farsi accettare con il colore della sua pelle e con la sua origine incerta, da un mondo occidentale bianco che non è ancora pronto ad accoglierlo.
La voce narrante, un giornalista che segue un congresso di letterati in una città africana, ci racconta con ironia la storia di Elias, che ha incontrato in circostanze drammatiche, quando ambedue rischiavano di essere uccisi dai ribelli. Ecco allora che la lunga vita di Elias, passato dopo un’infanzia durissima nel tentativo di emulare il padre rivoluzionario al seguito dei servizi segreti sovietici, trova una sua speranza di felicità nell’amore totale e tenerissimo per Anna, una giovane donna che studia a Mosca, dopo essere fuggita da un paese siberiano, Sarma, ai confini della civiltà. Solo in quel luogo sperduto e gelido, dove ha trascorso gli unici momenti straordinari della sua vita con Anna, Elias sogna che possa esistere una vita serena, a cui, comunque, egli non è destinato.
Il dramma dell’Africa post coloniale, il regime stalinista, il sogno della rivoluzione comunista, le sconfitte degli ideali degli anni sessanta e settanta sono lo scenario nel quale l’amore umanissimo tra i due protagonisti tenta vanamente di imporsi. Romanzo drammatico, privo di speranza, ma fonte di riflessioni ineludibili sui sogni di cui molte generazioni si sono nutrite nella seconda metà del secolo scorso, scritto con grande maestria.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amore umano
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