La musica di una vita di Andrei Makine

Chi ama il racconto, o il romanzo breve, troverà in questo testo dell’autore franco - russo Andrei Makine una vera delizia.

Il flash back con cui lo scrittore costruisce la storia ci porta nel 1941, a Mosca: il giovane e promettente musicista Aleksej Berg, figlio di intellettuali, alla vigilia del suo primo importante concerto, assiste impotente all’arresto dei suoi familiari da parte della polizia stalinista, e a stento riesce a fuggire. La guerra mondiale distrugge ogni progetto di Aleksej, che assume l’identità di un soldato morto per sopravvivere. Trascorrerà il resto del tempo che lo separa dalla pace nell’inferno della seconda guera mondiale sul fronte russo: nel suo incarico di autista di un generale si trova a salvargli la vita, e per gratitudine viene accolto in casa del militare. Conoscerà la figlia giovanissima, Stella, che si invaghirà di questo strano e taciturno soldato, da cui si sente attratta e a cui vorrebbe insegnare musica. La musica sarà proprio il mezzo che porterà Aleksej a rivelare la propria vera identità e a subire le tragiche conseguenze che ne derivano.

L’autore è capace di suscitare emozioni profonde nelle poche pagine del racconto, soprattutto perchè il contrasto tra la guerra e la pace, tra la violenza politica dello stalinismo e l’arte di cui il protagonista è impregnato, tra un passato mitizzato e un presente drammatico vengono risolti con una abilità di scrittura, un dominio della materia pur complessa e contraddittoria che confermano Makine, autore dello straordinario "Il testamento francese", uno dei più potenti narratori europei.