L’eleganza dell’anima. Le regole dell’armonia interiore ed esteriore di Emiko Kato

Ma quanta brutta gente si incontra in giro per le nostre città! Malvestita - a volte anche maleolente -, triste, dai comportamenti sgradevoli, grossolani, villani, volgari. Eleganza, grazia, cortesia, tatto, creanza sono virtù rare al giorno d’oggi.

Emiko Kato, di professione designer d’interni e assai conosciuta in Giappone, propone L’eleganza dell’anima. Le regole dell’armonia interiore ed esteriore, fluida e piacevole guida per imparare un tantino ad ingentilire la nostra persona: sia fuori sia dentro.
Come designer, l’autrice è quindi piuttosto sensibile e ricettiva al gusto estetico, alla raffinatezza, al bello, all’armonia.

Il manualetto dispensa preziosi suggerimenti su come si dovrebbe stare al mondo, in tutte le situazioni quotidiane: a casa, sul lavoro, al telefono, per strada, fra amici, conoscenti, ecc. Comportarsi in modo elegante, signorile, no all’insegna dell’affettazione o dello snobismo, ma con semplicità, spontaneità, naturalezza.

Kato indica tutta una serie di regole che, se seguite con pazienza e costanza, rendono una persona diversa, squisita, gentile, con un suo inequivocabile stile di vita.
Per esempio il guardare di fronte a sé osservando persone e cose sempre direttamente. Soffermare lo sguardo il più possibile sulle cose belle. Imparare a sorridere - fra l’altro molto salutare al nostro equilibrio psico-fisico -. Salutare per primi anziché aspettare che siano gli altri a farlo. Sedersi sempre in modo composto, anche quando siamo soli e non ci vede nessuno. Rispettare le idee altrui, senza per questo sopraffare l’interlocutore con la voce o mostrarsi sprezzanti. Saper ascoltare bene e con attenzione. Imparare a parlare senza bisogno di alzare il tono della voce, senza infastidire gli altri intorno. Evitare il servilismo – esercizio piuttosto arduo da eseguire per l’italiano medio -. Imparare a rispettare la parola data.

L’eleganza del contegno da assumere scoprirà però il suo banco di prova più duro soprattutto davanti alle difficoltà della vita, quando le cose non vanno come noi vorremmo: problemi di salute, di lavoro, difficoltà economiche, incomprensioni, liti, tradimenti, separazioni. Certo, più facile a dirsi che a farsi. Se però non ci si prova un po’, non cambieremo mai, rimanendo alla fine attaccati a comportamenti meschini che a lungo andare immiseriscono la nostra anima.

Le regole di questo manualetto sono sintetiche ed essenziali. Non si insegna a disporre nel modo corretto le posate a tavola o come vergare i biglietti di invito per un matrimonio: non è questo uno dei soliti e inflazionati compendi sul bon ton, ma un chiaro, immediato, lucido, delicato prontuario di formazione per imparare a vivere con grazia. Non per apparire od ostentare alcunché, quanto per distinguersi in ogni occasione, in mezzo alla maleducazione e al cattivo gusto sempre più diffusi ed imperanti: e non sono pochi, infatti, coloro che avrebbero urgente necessità di leggerlo.