L’eleganza matta di Vanessa Chizzini

“Quella che mi piace più di tutte è l’eleganza matta dei colpi di testa.”

E’ appena iniziata l’estate e un imprecisato stabilimento balneare dai connotati molto simili a quelli sulla riviera adriatica è già al completo. Il motivo è molto semplice: lo stabilimento quest’anno ha predisposto tre Cabine di Protezione Solare. Cabine in plexiglas con morbide spazzole che ruotano e spalmano la crema solare, protezione bassa, media, alta a secondo il tipo di pelle. La Cabina è stata inventata da un islandese che ha realizzato l’idea espressa da sua sorella appena ritornata da una vacanza in Spagna con l’immagine dell’enormi spazzole di un autolavaggio. Tra le tantissime persone arrivate da tutta l’Italia per provare le Cabine, ci sono anche Mic, l’io narrante, e Sam. Di loro sappiamo ben poco, se non che sono lì per trascorrere un fine settimana, provare il dolce massaggio delle spazzole imbevute di crema e rilassarsi in maniera diversa. Mic, infatti, vuole riflettere e prendere il sole; Sam, invece, socializzare e divertirsi nei locali vicini allo stabilimento. Intorno ai due ruota un’umanità varia: l’anziana signora Adriana che parla sempre del marito morto; la strana famiglia veneto-napoletana composta dai genitori che parlano napoletano e dai tre figli che parlano veneto; il ragazzino Mat che non può fare a meno dell’abbraccio materno delle spazzole delle Cabine, proprio come non può rinunciare al suo Ommi, orsacchiotto gigante; e lo stesso inventore delle Cabine, Einar Stefánsson, diventato ormai una celebrità.

Il racconto di Vanessa Chizzini “L’eleganza matta” (Ebook, 2013) si sviluppa per lo più fuori e dentro le “cabine spalma crema” eppure quelle cabine diventano, specialmente per Mic, un percorso psicanalitico, un flusso di coscienza, un luogo dove nascono le idee, si colgono le “occasioni perse” e si combattono le ingiustizie sociali. Insomma

“le cabine spalma crema potrebbero diventare le migliori amiche per tutti noi”

perché di fatto si potrebbero trasformare e diventare qualcosa di diverso:

“macchina del tempo, astronave, congegno per la lettura del pensiero, sala giochi, camera di decompressione, macchina della verità …”.

Come dire quello che tu vuoi che sia.