L’esercizio del dubbio di Stefano De Camillis

In un fine estate ancora torrido, a Marina Marittima, nella sua villa viene ucciso un ricco imprenditore. Un omicidio che sembra subito avere un colpevole servito su un piatto d’argento dai numerosi indizi ritrovati nelle prime indagini. Ma le cose potrebbero non essere proprio così come apparentemente sembrano e allora bisognerà smontare pezzo per pezzo tutto l’impianto accusatorio per tirare fuori dai guai il ragazzo senegalese indagato per l’omicidio.

"L’esercizio del dubbio" è un giallo dalle atmosfere melanconiche: un detective alla deriva, in esilio sentimentale in un piccolo centro balneare nella provincia teramana, un delitto che sembra avere un troppo facile capro espiatorio e un vecchio debito da onorare che rimette tutto in gioco.
Il racconto delle indagini compiute dal detective Luca Roventi si intreccia alle vicende sentimentali e professionali di questo anti eroe che sembra trovarsi bene solo in compagnia del suo jazz e di abbondanti bevute. Fanno da contorno alle vicende un insieme di personaggi a cui Luca Roventi si appoggia per non naufragare nel proprio isolamento autodistruttivo. Veronica, la puttana con cui Roventi prova a dimenticare le sue delusioni d’amore; Aldo Bagelli, proprietario dell’hotel Olimpic dove il detective vive stabilmente; il tenente Sigillo, frettoloso graduato, ingenuamente convinto della colpevolezza del giardiniere senegalese.
Le indagini che Luca Roventi richiedono il grande sforzo di mettere in dubbio ciò che le indagini ufficiali sembrano aver delineato con chiarezza, fino arrivare ad un finale in cui le stesse certezze del detective saranno messe duramente alla prova.

L’esordio narrativo di Stefano De Camillis fa ben sperare che anche il nuovo personaggio di Luca Roventi, tratteggiato allo stesso tempo con cinico e romantico realismo, riesca a entrare nel cuore e nelle simpatie dei lettori come altri suoi ben più famosi colleghi.