L’invitato di Massimiliano Alberti

Massimiliano Alberti con il suo libro di esordio, "L’invitato", ci porta alla scoperta della Vienna chic delle feste esclusive popolate da personaggi sopra le righe che sembrano usciti da qualche rivista patinata.
In questo quadro ci sono tre amici di vecchia data: Tom (Tommaso), rampollo un po’ snob di una ricca famiglia Triestina, Kevin balbuziente e un po’ goffo e Leo (Leonardo) impulsivo ed eterno sognatore. I tre si ricongiungono a Vienna dopo una decina di anni in cui si erano persi di vista invitati da Tom a lavorare nella sua galleria d’arte.

Amori, imprevisti, parole di troppo ci fanno vivere, attraverso gli occhi di Leo le giornate del trio alle prese con il lancio di un importante quadro della pop art.
Una Vienna cosmopolita fa la parte della coprotagonista nel racconto delle vicende di questo eterogeneo gruppo di amici. Leggendo il libro la visitiamo sia nella zona centrale e glamour che in quella più periferica e meno turistica.
Quello che mi ha colpito maggiormente di questo libro sono stati i personaggi: Massimiliano Alberti riesce a far sentire al lettore le sensazioni e le emozioni che provano i protagonisti. Per quanto mi riguarda ho provato un senso di profonda simpatia e tenerezza per il personaggio di Kevin, quasi come se fosse un mio caro amico stravagante e un po’ impacciato.
È un libro perfetto da leggere in un weekend, un puzzle di tanti eclettici personaggi, più o meno centrali, che raccontano una storia di amicizia vera con radici profonde che va al di là del tempo e delle possibili incomprensioni.