L’ironia
- Autore: Vladimir Jankélévitch
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
Scritto nel 1987 per i tipi del Melangolo, casa editrice di Genova, "L’ironia" è un saggio preciso e puntuale su questa parola di cui abusiamo troppo, che abbiamo sempre nelle nostre conversazioni. Un saggio denso e profondo sul concetto di ironia, scritto da un filosofo fuori dagli schemi: Vladimir Jankélévitch.
Dopo essersi invischiato nel concetto di mortalità, il filosofo francese ribadisce che la morte è un fatto inevitabile, universale, che nei giorni nostri è diventato uno scandalo "assurdo", soprattutto nella società occidentale contemporanea e che solo il silenzio (anche il silenzio di Dio?) riesce a farla diventare sopportabile.
L’ironia serve appunto a sdrammatizzare la nostra finitezza, il non essere compiuti del tutto in senso esistenziale. La "morte ci fa un baffo" è come dire "che giornata meravigliosa" mentre grandina. L’ironia è un monito, un modo altro che implica un atteggiamento scettico, canzonatorio, da non confondere assolutamente con il Sarcasmo.
Il francese parte da Socrate su cui scrive parole illuminanti:
"Tutto sommato il conformismo è una specialità socratica ... Per quanto stupidi fossero, Meleto, Anito e Licone
avevano capito che il grande simulatore (Socrate) si prendeva gioco di loro. (..) Non si difende, fa il finto tonto, chiacchera con i propri giudici. In punto di morte, chiede di sacrificare un gallo ad Eusculapio. Stando al Critone , rifiuta di evadere e atttribuisce alle Leggi della patria un grande discorso che non finisce mai di sorprendre sulle labbra di questo anarchico libero da ogni tradizione, e in genere più desideroso di interrogare che di declamare; si lascia andare a discorrere come un qualsiasi sofista. Per essere uno spirito indipendente, è certo un cittadino ben rispettoso delle leggi! Ma tutto ciò che fa questo mistificatore non deve essere preso alla lettera".
Noi siamo ciò che vogliamo apparire e nei nostri giorni attuali farsi dire "Tu sei una persona ironica" è un gran complimento, dimenticando che chi ironizza bluffa, mistifica, riduce le cose, non prende per niente in conto la Serietà della vita che si fa identità con il lavoro, il matrimonio, i figli, il denaro e la salute.
L’ironista sbeffeggia e dice "belli i tuoi bambini" quando li trova orribili o "hai una salute di ferro" mentre stai facendo dei controlli medici.
Noi siamo colpiti per ciò che siamo, anche quando, peraltro, siamo tentati di rinnegare il nostro essere. Ecco perché l’ironia durante il corso della nostra vita diventa a volte pesante, spaventosa.
Prendiamo ad esempio una morte fulminante di un nostro congiunto: l’ironista pontifica e può dire "Se ne è andato in punta di piedi". Ma nonostante gli inconvenienti di un atteggiamento strafottente, spesso, soprattutto dalle donne c’è sempre il desiderio di avere un compagno "intelligente e ironico".
La scrittura del francese è cristallina, leggibile, divertente, oserei dire.
L'ironie
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