L’isola dei dannati di Corrado Spelli

Il dipinto maledetto di Corrado Spelli approda sull’isola dei dannati

Prendete un borgo medioevale o una brughiera inglese invasi da banchi di nebbia, aggiungete angoli bui e tenebre profonde, immaginate un camino, dei ceppi che bruciano senza spandere troppa luce, un elegante pugnale sopra un vecchio tavolo. Passato, presente, un’atmosfera senza tempo... è lo scenario adatto a un romanzo che somiglia a un quadro antico. Non a caso, porta avanti la vicenda nata da un capolavoro del Rinascimento italiano. Infatti, chi ha apprezzato “La stanza del dipinto maledetto” (pubblicato nel 2013 da Newton Compton) riconoscerà con piacere protagonisti e situazioni nel seguito del romanzo di Corrado Peli, “L’isola dei dannati”, che il giornalista bolognese firma sempre come Corrado Spelli e che viene distribuito esclusivamente nel formato non cartaceo Kindle (2396 KB, 246 pagine, edito da TeZLA Books, disponibile sulla piattaforma Amazon Media a 3,49 euro).

Corrado riprende, completa e conclude la vicenda, caratterizzata come si ricorderà da sosia più che perfetti di gente vissuta secoli prima, da persone che appaiono e scompaiono in foto moderne e antichi dipinti. Ancora una volta, conduce avanti e indietro, in alternanza narrativa – come nel primo titolo – tra 1540 e i giorni nostri, tra il 1977 e il 1992-93-95, da Perugia all’Inghilterra, da Bologna a Venezia.

Rassicurando i lettori che in questo sequel evoluto e autonomo – non è indispensabile leggerlo dopo il precedente – otterranno ogni risposta anche alle curiosità rimaste finora insoddisfatte, sarà bene offrire una sintesi degli antefatti. E per il recensore questa è un’ottima scusa per ridurre al minimo anticipazioni involontarie sulla nuova trama, che potrebbero rovinare le non poche sorprese.

Tutto è nato nel 1540, in una Perugia assediata dall’esercito del papa nella Guerra del Sale. La città resiste, sorretta dal coraggio di quattordici giovani cavalieri, figli delle famiglie più nobili. Un frate avvicina Astorre di Malatesta, assicurandogli la vita in eterno, a patto di convincere i compagni alla resa. Anche per loro ci sarà in cambio l’immortalità, ma ignorano che mentre l’amico ha donato l’anima a Dio, il loro premio è provvisorio: si sono concessi al diavolo e sono destinati a morire allo scadere di 476 anni. Appreso l’inganno, Morgante e Goffredo vogliono vendetta. Astorre è sparito e cercano il fratello Antonio, a Venezia, anche lui immortale. Dopo uno scontro sanguinoso, i Malatesta bramano di regolare i conti a loro volta, ma la Chiesa li ammonisce, fermandoli: non si può turbare l’equilibrio tra il Bene e il Male. Delusi, fondano una setta nella laguna veneta e attraversano i secoli, vivendoli intensamente, da sempre giovani, come gli ex compagni e gli immortali, donne comprese, resi tali da un rito segreto officiato da religiosi affiliati (gli araldi).
Alcune avvertenze non guastano (neanche la sorpresa): possono essere percepiti dai mortali solo quando gli si accostano e vengono dimenticati subito dopo. Un immortale ovviamente non muore, nemmeno se dannato (il 2016 non è ancora arrivato...), ma può essere ucciso all’istante da un pugnale sacro (ce ne sono in giro soltanto tre). E per molti, in questo romanzo, è rassicurante incontrare qualcuno che invecchia regolarmente.
Ci sono dunque un gruppo che ha dato l’anima a Dio e uno che l’ha promessa senza saperlo al diavolo. E c’è un terzo esercito, raccolto intorno ai Malatesta, che non rappresentano né Dio né il diavolo e vogliono sconvolgere l’equilibrio tra Bene e Male.

Nel primo romanzo, la bellissima 19enne inglese Elisabeth McInley, trasferita a Perugia per seguire il padre studioso d’arte medievale, si innamora di Lars, che in realtà è Morgante di Fortebraccio, un affascinante ragazzo di quasi 500 anni. A fine primo episodio papà McInley si è suicidato, scrivendole di averlo fatto per il suo bene. Non si può nascondere che Liz e Lars-Morgante si riuniranno, proprio nella città umbra, mai così tenebrosa. Basta fuggire, sono decisi ad affrontare il problema e risolverlo, distruggendo il castello secolare di trame, menzogne e manipolazioni, in sottile equilibrio da cinque secoli: 500 anni di odi, tradimenti e rancori. Ma lui non ha un futuro. Lei sì.
Potrà mai finire bene questa storia?