L’occidente e il nemico permanente
- Autore: Elena Basile
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2024
L’Occidente e il nemico permanente (PaperFIRST, 2024, introduzione di Luciano Canfora) è l’ultimo saggio dell’ambasciatrice d’Italia, Elena Basile, ma anche fine scrittrice e romanziera.
Il libro nasce dall’approfondita conoscenza che la Basile ha della storia diplomatico-militare dell’ultimo trentennio.
Infatti analizza, con circospezione, coraggio, attenta e precisa analisi, due attuali conflitti che attanagliano il mondo: la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese.
Li analizza esclusivamente avendo il coraggio di dire la verità, che alle volte fa male.
Infatti, dopo ampi quadri storici che ci riportano all’inizio del XX Secolo, Elena Basile spiega molto accuratamente che questi fatti sono i prodromi della attuale situazione.
La caduta dei Tre imperi Centrali al termine della Prima guerra mondiale, l’indebolimento della Gran Bretagna, l’ascesa quindi del “controllo” americano in Occidente, quindi gli accordi divisivi al termine della Seconda guerra mondiale.
La crisi israelo-palestinese e la guerra in Ucraina rischiano di trasformarsi in una nuova Guerra mondiale e nucleare.
Si torna a valutare un approccio di stampo etico e religioso, cioè lo scontro tra il bene ed il male, invece di un’analisi razionale e storica.
L’autrice, in uno stile fluido e in una prosa curata nei dettagli (con ampie note esplicative), illustra come i giochi di potere strategici globali non sono che il frutto di una visione patologica del mondo occidentale, il quale, braccato dal destino che esso stesso ha voluto e ha creato, porta innanzi quei disegni imperialistici ed espansionistici, basati sulla supremazia militare, anziché sulla diplomazia e mediazione.
L’Occidente non è assolutamente sano.
Elena Basile ha sempre il coraggio, come dicevo poc’anzi, di dire la verità, e la verità, se non è conforme a certi canoni o poteri, fa male e chi la dice viene offeso, attaccato e vilipeso.
Basti vedere il trattamento che ha ricevuto l’ambasciatrice Basile, perché donna, in alcune trasmissioni televisive.
Addirittura le hanno sottolineato che non si dovrebbe far chiamare “ambasciatrice”, e lei ha limpidamente spiegato che la maggior parte dei diplomatici sono ministri plenipotenziari con credenziali di ambasciatori.
Lei diffamata, umiliata pubblicamente, con complici i “miliziani” del femminismo e del progressismo, solo perché ha espresso un pensiero differente da quello dominante sulla situazione attuale.
È un libro che va assolutamente letto in quanto ci fa meditare sul quadro globale che ci ha portato a questa situazione.
Bellissima la citazione di George Orwell dal libro 1984:
La libertà consiste nella libertà di dire che due più due fa quattro. Se è concessa questa, ne seguono tutte le altre.
L'Occidente e il nemico permanente
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Un libro perfetto per...
a chi vuole conoscere certe verità scomode
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