L’ultima concubina
- Autore: Lesley Downer
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2008
Il romanzo “L’ultima concubina” (Piemme, 2008) di Lesley Downer ha inizio nella valle di Kiso posta tra le montagne del Giappone nel 1861. E’ la storia di Sachi, una giovane dalle belle fattezze e dalla pelle diafana, che dall’ambiente rurale in cui viveva con la famiglia adottiva, al passaggio della principessa Kazu nel suo villaggio, vede cambiare la sua vita. Eccola ora nel palazzo imperiale, quindicenne non più conosciuta come “ Sachi – Felicità” bensì ufficialmente chiamata “Yuri – Giglio”.
La giovane, oramai donna, cresciuta ancor più in quella bellezza caratterizzata da profondi occhi verdi, diviene prima la dama di compagnia della principessa e poi è scelta come ancella e concubina dello shogun. In quel tempo colei che ricopriva quel ruolo era, anche se con privilegi, una fra tante. Tutti auspicavano che desse un figlio allo shogun, prima fra tutte la principessa Kazu che, al consorte, non aveva potuto donarlo. Tante le parole delle donne di corte, tanti i consigli misti a gelosia:
”Guardati così giovane e radiosa con due occhi che splendono come stelle. Ma ricordati sempre che sei una fra tante. Sei soltanto un grembo a nolo. Non dimenticarlo mai.”
Ma il palazzo contiene insidie sia all’interno che all’esterno: dame e ancelle rivelano la loro invidia nei confronti della nuova concubina Sachi e poi, un giorno, giunge una triste notizia. Lo shogun, ora lontano, è molto malato e a nulla valgono sacrifici e offerte. Come già altri suoi predecessori, egli perde la vita forse a causa di un veleno e chi gli succede abdica quasi immediatamente. Tutto ciò provoca convulsi cambiamenti nell’ambiente del palazzo: la principessa ora rischia la vita e Sachi, con la mitezza unita alla forza d’animo delle donne orientali, si sostituisce a lei negli spostamenti da un luogo all’altro, pronta a sacrificarsi e a donare la propria vita. Inoltre, nell’intero Giappone, una guerra sanguinosa sta apportando cambiamenti ma provocando anche gravi danni. Così Sachi, accompagnata da una fedele ancella a lei unita come una sorella, si allontana da palazzo.
Durante la lunga fuga la giovane concubina fa una sola volta ritorno nella casa in cui è cresciuta e passa per luoghi distrutti dalla guerra. Le è vicino Shinzaemon, un ronin, un samurai che non ha padrone ed è ormai un guerriero errante. Tra i pochi bagagli che Sachi porta con sé in fuga è celato un prezioso abito che la giovane non aveva mai visto. E’ il vestito di una gran dama, forse quello di sua madre. L’ultima parte del romanzo ricondurrà la giovane a comprendere le proprie origini e, al tempo stesso, lei troverà l’amore.
La narrazione è avvincente, ben delineata a livello storico, con descrizioni dettagliate. Pare di essere davvero nel Giappone di quel tempo la cui storia reale è assai simile a quella raccontata. La protagonista non può che piacere a tutti i lettori: porta infatti in sé forza e delicatezza, dolcezza e tenacia, riserbo e temerarietà. Un insieme di caratteristiche opposte, di ossimori che rendono la sua vicenda ancora più coinvolgente anche perché la protagonista riesce dove i veri genitori di lei avevano fallito. Non subisce le regole di vita di quei tempi e conquista con l’uomo che ama la vita tanto desiderata.
Ecco quindi una lettura assai consigliata sia perché testimonianza di un importante periodo storico, sia per le descrizioni precise, accurate che fanno sentire il lettore nel luogo degli eventi sia anche per le vicende emotivamente coinvolgenti.
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