L’ultima profezia di Liz Jensen

La scrittrice inglese Liz Jensen ne L’ultima profezia (Fanucci, 2014, traduzione di Giulia Antioco) ci regala un thriller appassionante in bilico tra realtà vera e mondo soprannaturale, ricco di riflessioni sul mondo moderno e sul tema spinoso della catastrofe ambientale.

Gabrielle Fox sta cercando di ricostruire la propria vita professionale di psicologa dopo che un incidente le ha procurato una lesione spinale. Il suo capo, ritenendo che la sua disabilità fisica la renda meno efficace sul lavoro, le affida una giovane paziente che vive in un istituto dove sono ospitati ragazzi con problematiche “senza speranze”, casi difficili di cui nessuno vuole farsi carico.

Bethany Krall infatti non fa eccezione. È un’adolescente con alle spalle una storia terribile: ha infatti brutalmente assassinato la propria madre. Gabrielle e Bethany iniziano una faticosa relazione professionale, mentre la psicologa rimette insieme i pezzi dopo il trauma dell’incidente e affronta le difficoltà di una vita in cui per muoversi le è ormai necessaria la sedia a rotelle.

La giovane Bethany risulta una paziente incredibilmente difficile: sostiene di non ricordare nulla del delitto commesso e possiede una personalità terribilmente forte e magnetica. Per Gabrielle assume un’aura sempre più inquietante quando questa si accorge che la ragazza sembra in grado di predire tragedie che coinvolgono migliaia di persone: terremoti, alluvioni, persino la caduta del Cristo Redentore a Rio de Janeiro. A confermare questa capacità è la ex psicologa della ragazza che cerca di entrare in contatto con Gabrielle per convincerla delle capacità soprannaturali di Bethany.

Gabrielle si convince man mano della possibilità che la giovane abbia realmente delle doti e che siano spiegabili scientificamente.
Affiancata dal fisico Frazer Melville, la psicologa si inoltra sempre più in una realtà che porta l’apocalisse della Bibbia verso basi scientifiche.

È infatti proprio all’apocalisse che sembrano fare riferimento i deliri della ragazza: la fine del mondo causata da un disastro ambientale.
Oltre ai tre protagonisti principali, sono molti i personaggi che entrano in gioco in quella che per la protagonista si trasforma in un’avventura nella quale mettere in gioco tutte le proprie convinzioni e certezze.

Un romanzo ricco di riflessioni e spunti su tante tematiche diverse: dall’approccio lucido alla realtà vissuta dalle persone con disabilità, alle tematiche ambientaliste spesso sottovalutate. Ma anche un’analisi dei sentimenti umani con uno sguardo approfondito sulla religiosità americana.