L’ultimo sciamano
- Autore: Ireneo Picciau
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
“Io sono ciò che ho vissuto. Sono i sogni che ho attraversato, ciò che ho soltanto immaginato, ciò che per un breve, fugace attimo ho sentito veramente mio. Io sono i miei peccati, le mie paure, i pensieri più inconfessabili. Sono anche ciò che non ho osato. Sono la mia ombra e l’alito disperato che precede il buio. Il bambino che sono stato adesso non c’è più. Non so neppure quando ha smesso di alitare frenetico sull’esistenza, scomparso da qualche parte dentro di me, rintanato in profondità, lasciandomi per sempre orfano del suo stupore”.
Comincia così “L’ultimo sciamano”, il romanzo di Ireneo Picciau, scritto lo scorso anno, per i tipi di Edizioni Creativa (pp. 192, euro 16,50)
La narrazione, coinvolgente e densa di suggestioni, è incentrata sull’educazione sciamanica di Giovanni, un adolescente figlio di una Sardegna minore, dove i luoghi sono di pura invenzione ma appaiono del tutto verosimili, una Sardegna ancora profondamente immersa in miti e antiche leggende di magie, riti, sortilegi.
“L’ultimo sciamano” è un romanzo di formazione, la formazione sciamanica appunto, di un adolescente ossessionato dal sentore della propria diversità. Ma è anche una meravigliosa e intensa storia d’amore sbocciata in tenera età e proseguita per tutta l’esistenza dei protagonisti. L’infanzia di Giovanni è duramente segnata dalla consapevolezza della propria diversità; alto e robusto, egli sovrasta gli altri maschi di famiglia fin dalla pubertà ed i suoi tratti somatici rimandano chiaramente ad un’origine diversa. Per tutti egli è su burdu, il bastardo. E il nome di un uomo a lui sconosciuto viene mormorato sistematicamente al suo passaggio.
La storia copre un arco temporale di cento anni (1922-2022). Attraversa gli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale, per approdare al periodo del boom economico e della modernità e concludersi, infine, in un futuro prossimo,
“in cui ogni cosa potrà avere inizio”.
Un romanzo ispirato e denso di suggestioni, in cui l’ambientazione, per certi versi mitologica, e la raffinata psicologia dei personaggi (non a caso Ireneo Picciau è uno psicologo) inchiodano il lettore, trasportandolo in uno spazio senza tempo, che non si vorrebbe abbandonare.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’ultimo sciamano
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