L’umiltà esaltata ovvero Ester regina
- Autore: Lorenzo Carpanè
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2004
Il libro di Ester è un testo veterotestamentario risalente al 150 a.C. circa e la cui trama è ambientata un secolo dopo l’esilio babilonese. Protagonista della storia è Ester, una giovane ebrea che diventa regina di Persia e sventa una congiura organizzata ai danni del monarca.
L’antagonista è il malvagio Aman, un ministro cananeo che desidera lo sterminio degli ebrei. La vittoria di Ester segna la salvezza del suo popolo e del re, e i Persiani, riconoscenti, concedono agli ebrei di vendicarsi sui loro nemici. Lo scopo della narrazione è chiarire l’origine della festa ebraica di Purim.
I protagonisti di questa affascinante avventura non sono propriamente esempi morali, ma persone che agiscono in un momento di grande difficoltà; il senso della trama è un altro: Dio è sempre presente e agisce nella storia anche durante le crisi più tragiche.
Queste pagine dell’Antico Testamento hanno ispirato al poeta barocco friulano Ciro di Pers (1599-1663) il soggetto di una tragedia: L’umiltà esaltata ovvero Ester regina, scritta attorno al 1659 e pubblicata prima a Bassano nel 1664, e poi in una seconda edizione a Venezia nel 1689.
Recensendo La tradizione manoscritta e a stampa delle poesie di Ciro di Pers di Lorenzo Carpanè abbiamo già introdotto brevemente la biografia dell’artista marinista, ma il professor Carpanè, docente dell’Università di Bolzano, è autore anche di una riedizione de L’umiltà esaltata ovvero Ester regina uscita nel 2004 per le Edizioni dell’Orso.
Il volume è aperto da un’introduzione che fa il punto sugli studi su Ciro di Pers.
Alcuni ricercatori hanno sottolineato le connessioni tra lo scrittore barocco e la poesia seicentesca spagnola di Luis de Góngora (1561-1627) e soprattutto Lope de Vega (1562-1635), il drammaturgo più importante del Siglo de Oro; Carpanè, invece, fa emergere l’influenza di Tasso, del quale si riscontrano vere e proprie brevi citazioni.
Il testo biblico è puntualmente richiamato in nota dal curatore, scelta efficace per la comprensione della struttura di questa “tragedia cristiana a lieto fine” e per il confronto diretto con le Scritture utile a distinguere in maniera netta le scelte narrative e le interpretazioni operate da Ciro di Pers, il quale riporta Ester al centro delle scene, ponendone in risalto le qualità e le virtù in chiave controriformistica.
Nel libro è stato aggiunto come appendice anche il frammento de La Nicea, altra tragedia dell’autore friulano, ma inedita e incompleta.
Nicea è la protagonista di questo secondo testo teatrale, ma, al contempo, è anche il nome della donna amata da Ciro di Pers: una fanciulla che non corrispose i suoi sentimenti, amareggiandolo al punto da condurlo a unirsi all’ordine dei Cavalieri di Malta. Alla luce di ciò, anche questo abbozzo quindi è molto significativo, non solo per comprendere lo stile dello scrittore, ma anche la sua vita.
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