L’uno dall’altro
- Autore: Philip Kerr
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2022
Bernie Gunther, il detective creato dall’abile penna di Philip Kerr protagonista di Violette di marzo, ritorna del noir L’uno dall’altro (Fazi, 2022), un thriller pieno di colpi di scena che ha trasformato la trilogia tedesca dell’autore in un quartetto pieno di suspense.
La vicenda si apre a Berlino nel 1949: nel pieno caos della sconfitta, la Germania è un luogo di affari sporchi, avidità dilaganti e nazisti in fuga. Per Bernie Gunther, Berlino si fa troppo pericolosa. Dopo essere stato costretto a prestare servizio nelle SS nei campi di sterminio dell’Ucraina, Bernie si trasferisce a Monaco.
Subito dopo il secondo conflitto mondiale Bernie si ritrova a gestire l’albergo del suo defunto suocero ma è solo. La moglie Kirsten, infatti è rinchiusa in una casa di cura.
“Dopo la morte di suo padre Kirsten era caduta in uno stato di depressione generale e aveva cominciato a bere e a parlare molto da sola. Da principio avevo creduto che pensasse che la ascoltassi ma presto mi fu perfettamente chiaro che non era così. Quindi fui contento quando smise di parlare da sola, Il problema fu che smise di parlare del tutto e, quando divenne palese che si sarebbe ritirata completamente in se stessa, consultai un medico che ordinò un immediato ricovero in ospedale. – Soffre di una forma acuta di schizofrenia catatonica – fu ciò che mi disse il dottor Bubliz , lo psichiatra che aveva in cura Kirsten. – Non è poi così rara dopo ciò che abbiamo passato in Germania, possiamo sorprendercene? –"
Gunther decide di vendere l’albergo per seguire meglio sua moglie e, al contempo, per tornare alla sua vita da investigatore privato, come faceva anni prima. Odia tutto di Hitler e dei suoi sostenitori. La storia prova ancor più Bernie perché la moglie muore per un’influenza improvvisa e all’apparenza banale.
Bernie riprende il lavoro di investigatore; è specializzato in persone scomparse. Dopo la guerra ce ne sono tanti, e alcuni si nascondono dalla giustizia. Qualcuno gli consiglia di non farsi coinvolgere ma lui lo ignora e la sua vita viene sconvolta.
Inizialmente il suo lavoro non è molto, poi una donna lo assume per indagare sulla scomparsa del marito. Non lo vuole ritrovare vivo poiché è stato un criminale di guerra.
“ – Sono Frau Warzok. Herr Gunther io voglio sposarmi. C’è un solo problema. Non so se l’uomo che sposato è ancora vivo –
– Se è scomparso durante la guerra farebbe meglio a domandare all’Ufficio informazioni dell’esercito.
Sarò onesta con lei Herr Gunther. Si toccò un occhio con l’angolo del fazzoletto. – Friedrich Warzok non era un brav’uomo. Durante la guerra ha fatto cose terribili –"
C’è molto di storico riguardo a cui essere interessati in questo thriller. Sulle pagine dei libri di storia non si legge notizia del campo di deportazione in Polonia in cui Warzok aveva espletato il suo ruolo di aguzzino e questo dimostra che non ontano dai più famosi Dachau, Auschwitz e altri, c’erano molti, molti più campi nei quali i nazisti avevano mostrato il loro lato più bestiale.
Più Gunther procede nella ricerca, più questa si fa complessa. Non mancheranno brutti incontri, clamorosi pestaggi da uno dei quali il detective esce anche perdendo parte di un mignolo. Sopravvive a tutto ciò, ma più procedono le ricerche più tutto si fa confuso. L’amicizia con il dottor Henkell, il medico che l’aveva curato dopo le ferite ricevute da sconosciuti, pare a Bernie sincera, così tanto da accettare di trascorrere un periodo in una sua casa a Sonnebilch, una località in montagna dove il protagonista avrebbe recuperato le forze allo stesso tempo tenuto compagnia a Eric, un amico e paziente del dottore che aveva perso l’uso delle gambe. Ad assisterlo c’è l’infermiera Engelbertina, robusta ma gentile. Da qui in poi, quello all’inizio pare un periodo di recupero si svelerà, pian piano come una matassa complessa e ordita in maniera perfetta.
La vicenda è avvincente. Il protagonista si rende conto molto tardi che tra “gli amici” ci sono i suoi persecutori che lo hanno condotto fino a Sonnebilch a causa della sua somiglianza con uno dei principali antagonisti. Bernie cade nella trappola ma a essa sopravvive grazie alle sue abilità che non gli permetteranno però di rimanere a Monaco a svolgere la propria attività di detective.
Gunther è l’interprete ideale per la cupa ma avvincente storia di Philip Kerr che verte sugli affari sporchi fatti sia dai vincitori che dai vinti al termine della guerra. Il detective, a sue ulteriori spese, capisce che non c’è modo di distinguere L’uno dall’altro, e neppure di vedere chi sia l’amico e chi il nemico a causa di inganni e ipocrisie, ancor più intense e frutto della troppa disumanità degli anni appena passati ma non cancellati.
L’elegante scrittura dell’autore rende ogni pagina coinvolgente. Perfettamente delineato, il noir di Philip Kerr descrive con abilità le ambientazioni ancora dilaniate dagli orrori della guerra in cui agiscono i personaggi.
L’uno dall’altro
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