L’uomo che sussurrava ai cavalli di Nicholas Evans

Con “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, edito da Rizzoli e suo debutto letterario, Nicholas Evans ha venduto oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo dal 1995 a oggi. Il libro si contraddistingue per la grande capacità di coinvolgere e commuovere fortemente il lettore.

Una cavalcata sulla neve in una mattina d’inverno si trasforma in un incubo per la giovane Grace; basta un attimo per vedere stravolta la propria esistenza. Il terribile schianto con il camion e la rovinosa caduta dal cavallo la porteranno infatti all’amputazione di una gamba. Anche Pilgrim, l’amato animale, è gravemente ferito e dovrebbe essere abbattuto. In questa condizione di dolore sono forse e soprattutto le ferite dell’anima a preoccupare Annie, la mamma della ragazzina, giornalista in carriera. Grace ha infatti perso completamente la speranza e la gioia di vivere; Pilgrim dal suo canto sembra in preda a una oscura follia e nessuno lo può più avvicinare. Consapevole del legame che unisce sua figlia al cavallo e certa che la sua ripresa possa essere collegata alla guarigione di Pilgrim, Annie ricorre all’aiuto di un cowboy, Tom Booker che risiede presso un ranch nel Montana. Egli ha il "dono" di saper “sussurrare” ai cavalli e confida in lui per poter guarire cavallo e far ritrovare alla ragazzina il coraggio di riprendere a cavalcare. Questa capacità dell’uomo di addestrare anche i cavalli più indomabili e di penetrare nell’animo di persone e animali aiuteranno anche Annie ad intraprendere con successo un percorso di guarigione spirituale. La donna, infatti, in preda ad una crisi esistenziale, risolverà così i propri conflitti e malesseri interiori. La vicenda della bambina pertanto consentirà alla mamma di indagare nel proprio animo, mettendo in discussione il legame con il marito Roberto e recuperando il rapporto con la figlia. Il tutto avviene e si snoda in un’ambientazione dove la natura maestosa e benevola fa da cornice, contribuendo anch’essa a medicare le ferite dell’uomo.

La narrazione è lenta e appaga fortemente gli animi romantici pur lasciando un po’ di amaro in bocca con il suo finale drammatico. Con una scrittura semplice e coinvolgente, l’autore descrive una storia d’amore, un legame di amicizia, un rapporto tra madre e figlia, fornendo spunti per riflettere su cosa è giusto e cosa è invece da condannare, quando e se si deve sacrificare se stessi e le proprie emozioni. Solo grazie all’amore di chi le sta intorno Grace riuscirà a superare anche la più brutta delle tragedie. Solo grazie a sentimenti autentici e liberi da ogni costrizione Annie potrà guardare il mondo con occhi nuovi che le consentiranno di dare una nuova dimensione alla propria vita, riscoprendo se stessa.

"A volte quella che sembra una resa non lo è affatto. E’ qualcosa che avviene nel profondo del nostro cuore. Significa vedere con chiarezza di cosa è fatta la vita, accettarla e viverla con coerenza, qualunque siano le conseguenze, perché il dolore che proveremmo decidendo di non viverla sarebbe molto, molto peggiore."