L’uomo sul tetto
- Autore: Maj Sjowall e Per Wahloo
Questo romanzo poliziesco, scritto a due mani dalla coppia Sjowall-Wahloo nel 1971, viene pubblicato ora in Italia da Sellerio visto l’entusiasmo che continua ad accompagnare il genere poliziesco ambientato nella penisola scandinava.
Siamo in presenza di una storia dai grandi risvolti politico-sociologici; sotto accusa sembra essere l’intera società svedese (siamo nel centro di Stoccolma alla fine degli anni 60) e la sua classe dirigente incapace di governare la volontà di cambiamento e di rinnovamento che si respira in quegli anni, alla vigilia del ’68. La polizia è piena di elementi arroganti violenti, reazionari, vendicativi, che formano ed istruiscono giovani poliziotti con una logica da dittature militari da terzo mondo, piuttosto che essere i rappresentanti delle mitiche democrazie scandinave. Il brutale assassinio dell’ispettore Nyman, ex militare macchiatosi di azioni turpi e di atteggiamenti ai limiti del codice penale (pestaggi, torure) ad opera di un professionista, data l’efferatezza del crimine, mette in movimento la polizia che ha in Martin Beck, personaggio seriale della produzione della coppia di scrittori, il protagonista del romanzo. La ricerca del colpevole induce un’indagine a tutto campo che porta alla scoperta di un corpo di polizia corrotto e molto impopolare, spesso inefficiente, lontano dai reali problemi dei cittadini.
Nella ricostruzione romanzesca, Stoccolma appare una città quasi deserta, sciatta, non ricca, poco attenta ai diritti dei cittadini; l’ubriachezza è tanto diffusa da prevedere nei commissariati celle adibite alla custodia di etilisti, che spesso, invece, non lo sono; sarà proprio l’incuria verso una donna creduta ubriaca ma in realtà gravemente ammalata e non soccorsa a scatenare la furia vendicativa che è al centro della trama del libro.
Un romanzo duro, amaro, poco ottimista, ma scritto con grande perizia narrativa, soprattutto nelle descrizioni di processi psicologici e storie personali che muovono le azioni dei diversi personaggi. I poliziotti violenti sono spesso dei perdenti, le loro armi sono spuntate, i mezzi a loro disposizione sono inefficaci... Il senso di dramma incombente da cui Martin Beck si sente minacciato è il dramma di una società capitalistica di cui gli autori si fanno critici spietati.
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