La Chiesa… strada facendo, modesto contributo pro-vocatorio al Sinodo di Francesco Romano, Cosimo Scordato

Un libro di vero interesse che stimola riflessioni e approfondimenti, questo scritto da Francesco Romano e Cosimo Scordato già autore di validi testi quale Un Dio simpatico. Sguardo teologico sul contemporaneo (Ed. Il pozzo di Giacobbe, 2018).
I due autori sono presbiteri della Chiesa palermitana, molto legati all’attualità del messaggio cristiano, particolarmente dediti a renderne testimonianza nel presente. Le loro riflessioni ed approfondimenti sono ora presenti in questo prezioso volume, La Chiesa... Strada facendo. Modesto contributo pro-vocatorio al Sinodo (Spazio Cultura Edizioni, 2023) dove sono raccolti nelle intense 127 pagine, gli interventi dei due autori già pubblicati nel Giornale di Sicilia.

Il presente volume, che si avvale della prestigiosa prefazione del prof. Giuseppe Savagnone, vuole essere un contributo nella ricerca di nuovi modelli comunicativi della Chiesa, in ragione dell’inadeguatezza di un bagaglio di certezze ritenute indiscutibili ed ora bisognose di un ripensamento.
Il fil rouge che attraversa e permea la pubblicazione è l’idea del futuro della Chiesa che davanti alle nuove sfide del presente e alle problematiche connesse ad una nuova visione dei rapporti umani e sociali, non può e non deve trincerarsi nella c.d. “Tradizione”, intesa in senso strettamente riduttivo ed in chiave conservatrice. Occorre avere una visione ampia e progressista pur nel rispetto e nell’assoluta fedeltà al messaggio evangelico. Certe manifestazioni di esteriorità e di impegno ed adesione solo apparente hanno ormai fatto il loro tempo.
Secondo gli autori la Chiesa non può più restare chiusa nello splendore delle pur meravigliose e opulenti cattedrali; né tantomeno esprimersi solamente nello sfarzo di cerimonie e di riti che hanno sostituito alla sostanza della parola di Gesù, la magnificenza e la fastosità delle celebrazioni e delle solennità.

Una Chiesa nello spirito sinodale, nel suo originario significato di “Ecclesia” come unione e comunione di fedeli, “strada facendo”, citando il titolo del libro, che incontra dialoga e abbraccia chi si apre a Cristo e sempre aperta alla comprensione, alla misericordia e al perdono. Citando gli autori:

Ma non vale pure per la Chiesa l’affermazione di Gesù che la legge (anche quella ecclesiastica) è per l’uomo e non l’uomo per la legge?

Occorre una semplicità di linguaggio che sia “proporzionata” a quella delle parole di Cristo con una Chiesa che rimanda alla gioiosità delle “Beatitudini”, ponendo in posizione di primo piano l’amore in tutte le sue forme ed espressioni, sia fisiche che spirituali.
Non più quindi quella vetusta concezione affermatasi nel tempo, di esaltazione della sofferenza e di mortificazione della carne come via obbligata per la salvezza.
Secondo gli autori occorre rifuggire dai dommatismi e dalle tentazioni oppressive e repressive di una Chiesa che nella sua storia millenaria, si sono consolidate talora allontanandola perfino dalla ragione, e dalla natura stessa della sua esistenza.
Bisogna superare un persistente clericalismo che esclude i laici da ogni ruolo decisionale e privilegia le gerarchie, l’aspetto verticistico e piramidale del potere a scapito della convivialità fraterna.

Diverse le tematiche affrontate tra le quali si ricorda il maschilismo imperante che diviene ostacolo al sacerdozio femminile o, ancora, l’omosessualità.
Il tutto viene espresse con stile scevro da tentazioni polemiche, con delle pro-vocazioni che vogliono essere un contributo al Sinodo che viene dal greco “syn -odos” un camminare verso gli altri.
Inevitabilmente questo percorso verso il “novum”, potrà suscitare scandalo in chi ha un’idea di una Chiesa diversa, statica, ferma, immobile, rassicurante, ma si vuole recuperare l’essenzialità e l’autenticità di un potente messaggio che è diretto a favorire il cammino dei popoli verso la costruzione di una fraternità universale.