La Quarta Epoca di Rafael P. Vallunger

Un professore di zoologia viene chiamato sull’isola di Yakushima per capire di cosa si tratta: non è umano, non è animale. La storia parte con questo misterioso ritrovamento rinvenuto in una palude...

Rafael P. Vallunger ci presenta il Suo libro, un giallo pubblicato su Youcanprint.

• Sei un ricercatore, perché ti sei messo a scrivere?

Perché ho maturato idee dall’incrocio tra scienza e attualità. Sono convinto che le idee e i sogni siano la materia prima più scarsa oggi, specialmente in questi tempi. Eppure sono ciò che distingue l’uomo dagli altri esseri viventi. Le idee sono necessarie per cambiare il mondo. E il migliore modo per comunicarle è raccontarle sotto forma di una storia.

• Qual è l’idea su sui si fonda la tua storia?

“La Quarta Epoca” è un thriller scientifico che spero diverta per la tensione, ma che ad un livello superiore incorpora la riflessione sull’importanza del cibo per la nostra esistenza e per l’evoluzione della nostra società. L’idea su cui si incentra la trama, anche se provocatoria, vuole dimostrare come tutto sia legato nel nostro mondo sempre più stretto e complesso: passato, futuro, biologia e modelli sociali. Il romanzo permette di apprezzare punti di vista poco conosciuti sulla funzione dell’alimentazione nella nostra quotidianità, alcuni passaggi inconsueti della filosofia della scienza e i meccanismi della ricerca scientifica internazionale. Ambientato principalmente in Giappone coglie anche introspezioni profonde nella cultura giapponese.

• Come è stata costruita la trama?

L’ideazione dell’opera ha richiesto sei anni di progressiva costruzione. Dapprima l’idea base originale che sposta l’orizzonte verso un nuovo mondo possibile. Poi il confronto con percorsi scientifici alla ricerca di plausibilità nella trama, cercando di mantenere i fatti scientifici il più possibile rigorosi e lavorando sul loro intreccio. Poi il viaggio con moglie e figli sull’isola di Yakushima in Giappone: la location ideale per far partire la trama di un thriller. Ora gli ingredienti c’erano tutti: due anni di scrittura nei lunghi sabati e un anno di correzioni delle bozze con l’aiuto di coraggiosi professionisti e volontari, che non finirò mai di ringraziare.

• Cosa consigli ai lettori?

Spero che la lettura, anche se in certi punti un po’ tecnica – appunto per questo è un thriller scientifico - trasferisca divertimento e il mio entusiasmo condito con una dose di riflessioni. Invito il lettore a concentrarsi più sul contenuto che sulla forma. Inoltre consiglio di visitare il sito del libro http://laquartaepoca.weebly.com che contiene anche un video booktrailer, informazioni supplementari, riferimenti scientifici delle tematiche trattate. Spero che il lettore possa iniziare a riflettere su ciò che mangia perché come diceva Feuerbach: “Siamo ciò che mangiamo”.