La bellezza e l’inferno
- Autore: Roberto Saviano
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2009
La bellezza e l’inferno è una raccolta di scritti dal 2004 al 2009 di Roberto Saviano che usa la parola per non darsi vinto, per continuare nella sua lotta quotidiana. Serve, scrivere perché
“la parola letteraria può ancora avere un peso e il potere di cambiare la realtà”.
Il libro si muove su due opposti: la libertà e la bellezza e, dall’altra parte, l’inferno. C’è però la speranza della vita che può prendere il sopravvento, così come Saviano cita il libro di Camus “L’uomo in rivolta”, in cui un militare tedesco in un campo in Siberia costruisce con tasti di legno un pianoforte muto, il cui suono è avvertito solo da lui. È sempre di Camus l’affermazione
“l’inferno ha un tempo solo, la vita un giorno ricomincia”
che, con quella di Falcone che
“una volta disse che la mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un inizio e avrà quindi anche una fine”
consente a Saviano di aprirsi alla speranza, alla forza della bellezza che può e deve prendere il sopravvento.
Strumenti per sconfiggere il male si trovano, ad esempio, nell’arte, come quella del regista Vittorio De Seta che consente, attraverso documentari e film di potente bellezza, di incidere sulla capacità dell’uomo “di guardare alla bellezza e da questa trovare la salvezza”.
La bellezza e l’inferno è un libro in cui l’impegno civico e sociale di Roberto Saviano è vivo più che mai e i suoi interrogativi sono potenti, disarmanti e irrisolti come quando, rivolgendosi alla gente della sua terra chiede
“Siete fieri di vivere nel territorio con i più grandi centri commerciali del mondo e insieme uno dei più alti tassi di povertà?”
e quando fa la considerazione
“La Calabria ha il Pil più basso d’Italia ma “Cosa Nuova”, ossia la ‘ndrangheta, fattura quanto e più di una intera manovra finanziaria italiana”.
Il libro si articola in capitoli organizzati su cinque temi: Sud, Uomini, Business, Guerra, Nord. Sono trattati argomenti vari, le terre inquinate della Campania, il mercato immobiliare lombardo, la figura straordinaria di Michel Petrucciani, la genialità nel calcio di Lionel Messi e la sua affermazione che supera i problemi fisici che ha da bambino, l’esempio mirabile di Anna Politkovskaja, muta solo dopo il suo assassinio, Miriam Makeba, la grande “Mama Africa”, di cui Saviano scrive:
“La voce che cantava la libertà di un continente e invece è morta a Castel Volturno, dopo un concerto per ricordare sei fratelli uccisi dalla camorra e per esprimere la sua vicinanza a me che non aveva mai incontrato”.
Tanti i personaggi esemplari che per Saviano testimoniano, con le loro abilità, il superamento della fragilità della condizione umana, perché sottostante vi è la tensione morale, la forza e il coraggio che li porta ad andare avanti attraverso i problemi, le deformità, le disgrazie. La vita e il coraggio, la parola e la verità, elementi indispensabili per andare avanti, per non farsi sopraffare dal male. Per Saviano raccontare è resistere e leggere i suoi scritti dà coraggio, consente di sentire che qualcuno lotta nel quotidiano rischiando momento per momento perché anche la tua libertà possa esistere.
La bellezza e l'inferno. Scritti 2004-2009
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La bellezza e l’inferno
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