La biblioteca invisibile
- Autore: Geneviene Cogman
- Genere: Fantasy
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fanucci
- Anno di pubblicazione: 2015
Un piacevole fantasy per abbandonarsi alla lettura in questi ultimi giorni di vacanza. La biblioteca invisibile è il romanzo d’esordio, primo di una trilogia, di Genevieve Cogman, programmatrice informatica che vive nel Nord dell’Inghilterra e che fin da piccola ha amato leggere Tolkien e i romanzi di Sherlock Holmes.
Fantascienza, storia, avventure di vario genere, argomenti cari agli appassionati, una lettura gradevole senza impegno.
Irene, la protagonista della nostra storia, ha indosso i panni di un’addetta delle pulizie, sta prestando servizio presso l’accademia maschile Prince Mordred. Poco prima della scoccare della mezzanotte, di quando avranno inizio i canti e le orazioni, riesce a rubare il libro e a scappare via. Il suo lavoro sotto copertura è andato a buon fine. La Biblioteca, la società segreta di cui fa parte, l’aveva mandata a recuperare“ Il requiem di mezzanotte”, il primo libro del famoso negromante Bolan Pestifer. Un testo ricco di informazioni e a detta di tutti affascinante.
Irene è una bibliotecaria, figlia di bibliotecari in missione in Russia, e appartenente alla scuola di magia. I bibliotecari sono persone che hanno scelto questa vita perché amano i libri, e hanno l’importante e unico impegno di trovare e raccogliere testi: opere uniche di narrativa da portare in un luogo fuori dal tempo e dallo spazio, per salvarli. Chi ne fa parte ottiene grandi vantaggi che nessun altro possiede, né i negromanti, né le fate, né i draghi, né gli umani. Uno dei vantaggi è il linguaggio che solo loro possono leggere e usare: sono in grado di influenzare alcuni aspetti della realtà.
Alcuni libri hanno dei legami importanti con il mondo alternativo da cui provengono…la Biblioteca è una forza stabilizzante, aiuta anche ad allontanare le influenze del caos.
Fuggita appena in tempo, Irene raggiunge la Biblioteca, non una qualsiasi, ma la Biblioteca invisibile poiché nascosta ai più. Alti scaffali con i libri sulle mensole, pavimento e pareti di legno, un grande tavolo centrale con due sedie al centro, una finestra ad arco che irradia luce insieme ad una lanterna che penzola dal soffitto. Un luogo interdimensionale che collega una miriade di mondi alternativi. Irene consegna il libro e compila il suo rapporto.
Nel frattempo in una nuova email Coppelia, la sua mentore e supervisore, le preannuncia il prossimo lavoro. Avrà accanto Kay, alto, bello con i capelli intrecciati sulla nuca, un novizio. Verranno inviati in un mondo caotico, nella Londra vittoriana, e dovranno recuperare il manoscritto originale dei Fratelli Grimm all’interno della British Library. Lord Wyndham, proprietario del libro, è appena stato ucciso nel suo studio, accanto alla sua grande scrivania di legno di quercia con alle pareti opere ispirate a Degan. Sarà l’inizio di una lunga storia di attacchi magici di vampiri, licantropi, fate, draghi, elfi. E la donna Belphagor, che alla sola lettura della descrizione mi ha ricordato la paura che mi assaliva da piccola nel vedere Juliette Gréco nella parte del fantasma del Louvre. Tutti sotto l’influsso dei poteri occulti, impiegati dal caos affinché i Bibliotecari non giungano al termine della loro missione. Una storia avvincente in un mondo magico e inquietante.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La biblioteca invisibile
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