La chiave di smeraldo di Stefano Canuto

Stefano Canuto, autore del libro "La chiave di smeraldo" ci racconta qualcosa in più sul suo libro pubblicato da Il Ciliegio.

Un omicidio rituale durante una nevicata al Valentino, una donna misteriosa e uno strano incontro condurranno il commissario Tommasi in un’indagine in cui rischierà di essere il principale indiziato. Seguendo la storia di un manoscritto troverà la strada per giungere alla verità sul caso, ma per potersi salvare dalle trame di un’antica setta satanica decisa ad annientarlo, come investigatore e come uomo, dovrà scendere a compromessi che lo segneranno per sempre.
La storia di "La chiave di smeraldo" si dipana su due piani temporali: quello contemporaneo, che vede le indagini sull’omicidio e il racconto del manoscritto ambientato nel XVII secolo, durante l’assedio di Torino in occasione della "Guerra dei Cognati" sessant’anni prima del più famoso assedio in cui si immolò Pietro Micca, in cui un capitano di cavalleria e una strega combattono a fianco della duchessa Maria Cristina di Francia per difendere il ducato dalle mire espansionistiche di Richelieu. Un anello sembra essere il filo conduttore di entrambi i racconti, ma forse c’è molto di più che finisce per legare insieme religione e amore, magia e mistero, vita e morte, arrivando a confondere il bene con il male e il presente con il passato, fino alla conclusione che spiegherà finalmente ogni cosa, comprese le ragioni per cui Torino e la storia d’Italia per come la conosciamo devono tutto ad un grissino.

Quelli da me raccontati sono fatti storici che presumono un intenso lavoro di ricerca, con pochissime "licenze poetiche", nonostante sia comunque una storia di fantasia innestata su fatti e personaggi realmente esistiti. Inoltre i numerosi "cliffhanger" e la tecnica cinematografica con cui ho raccontato il tutto, porterà il lettore ad interessarsi al testo dal primo all’ultimo capitolo e probabilmente al termine della lettura rivedrà certi luoghi con occhi diversi. Seppure nei "gialli", secondo le regole classiche, non dovrebbero esserci storie d’amore, sarà proprio questa la chiave per dare un senso allo strano omicidio, per cui a volte contravvenire alle regole è un dovere necessario.
Anche il "paranormale" è presente, ma dovendo narrare di sette sataniche fino a che punto è reale e fino a che punto è superstizione? Questo lo dovrà decidere il lettore!