La collezionista di storie perdute
- Autore: Ann Hood
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Newton Compton
- Anno di pubblicazione: 2018
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono. J.D. Salinger, "Il giovane Holden"
"La collezionista di storie perdute" è l’ultimo romanzo di successo di Ann Hood, collaboratrice del The New York Times e autrice nota alle lettrice per i suoi temi ricorrenti, rivolti alle donne, quali la perdita degli affetti, la vita matrimoniale. Una trama che è una piacevole storia, a tratti commovente, da leggere per trascorrere qualche ora in serenità. Esistono molti tipi di lutto non solo quando muore qualcuno, ma anche quando un’unione fallisce.
Ava è una donna che si è separata dopo venticinque anni di matrimonio e il suo dolore è in più aggravato dalla perdita degli amici comuni. Aveva conosciuto Julien alla New York University, quando studiava francese, da allora non si erano più lasciati. La sua nuova condizione di donna sola, di non aver ancora superato quel disperato distacco, la disarma e l’annulla tanto da non riuscire a ritrovare le giuste forze per riprendere in mano la propria vita.
Siamo nel pieno delle feste natalizie, canti, festoni e pupazzi di neve sorridenti, per le strade illuminate dai tanti negozi, ognuno dei quali ha il suo Babbo Natale all’ingresso che recita gli auguri. Ava pensa a suo figlio Will in Africa e alla figlia Maggie che è a Parigi con il desiderio di diventare una scrittrice, innamorata come sempre di un ragazzo sbagliato. Con i figli lontani da casa ha deciso di iscriversi al club del libro della biblioteca di Provincetown. Insieme agli altri membri del gruppo spera di trovare conforto nelle pagine dei grandi romanzi, tra i libri che sono stati importanti nella vita di ciascuno di loro: "Il giovane Holden", "L’insostenibile leggerezza dell’essere", "Il buio oltre la siepe", "Cent’anni di solitudine", "Anna Karenina", "Ragione e sentimento".
Leggeva fin da piccola e la lettura l’aveva aiutata ad affrontare la morte accidentale della sorellina e poi della madre Charlotte, suicidatasi per la disperazione. Di quelle morti Ava incolpa se stessa. Stava leggendo quando si rifiutò di giocare con la piccola Lily che, annoiata corse in giardino, si arrampicò ad un albero e cadde. Dopo la morte della sorellina e della madre, la magia della loro casa era andata via e il padre di Ava non si era più ripreso. E sarà un libro legato alla sua infanzia, il libro più importante della sua vita, che la congiungerà al gruppo di lettura e non solo: "From Clare to Here" di Rosalind Arden, un autrice di cui nessuno di loro ha sentito parlare. Un romanzo fuori stampa che da bambina le venne donato da una sconosciuta incontrata per strada. La ricerca di Ava sulle tracce della scrittrice altro non sarà che una profonda e intensa ricerca di sé, per poter affrontare le avversità e i dolori della vita.
In questo suo ultimo romanzo Ann Hood emoziona e coinvolge, narrando quanto sia importante la letteratura nella ricerca della propria identità.
La collezionista di storie perdute
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