La compagnia della selva bella di Giuseppe Pederiali

La compagnia della selva bella (BUR, 1992) parla d’avventura: non un’avventura qualsiasi, ma una storia che prende spunto dalla nostra cultura mescolandone sapientemente gli ingredienti e fornendo una trama fantasiosa e reale al tempo stesso.

Il romanzo di Giuseppe Pederiali parla di Federico II e di suo figlio Enzo. Due figure importanti che, talvolta, passeranno in secondo piano, spodestate da personaggi all’apparenza “minori” che, però, rivestiranno un ruolo chiave in questa strana e affascinante vicenda. Guerrieri, mendicanti e volti anonimi esigeranno le luci della ribalta e saranno i collanti di un mosaico che si rivelerà pian piano in tutto il suo splendore. L’autore prende fiabe, leggende, miti e storie così surreali da sembrare favole, quindi mescola il tutto con la sua sapiente arte e sforna un piatto delizioso, da gustare caldo e con voracità. Una ricetta perfetta per un libro che parla seriamente ridendo, pagine intrise di avventure che non esiteranno a deliziare finanche i palati più fini.

La compagnia della selva bella prende con poco e non si lascerà abbandonare tanto presto, potete credermi sulla parola. Una storia dedicata a chi vuole fare un tuffo negli usi e nei costumi di un passato che sembra lontano, senza perdere di vista il presente; insomma, un libro che accontenterà proprio tutti.